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Consulta Comunale delle associazioni di volontariato per la famiglia

Consulta Comunale delle associazioni di volontariato per la famiglia

Presidente
Tommaso Favata
Tel. 3288914498
e-mail: tommaso.favata@virgilio.it

Sede Via Curatolo Palazzo Grattacielo - Segreteria Organizzativa
Assessorato alle Politiche Sociali e Sanitarie 
Tel/Fax 0923993227 -
e-mail: consultafamiglia@comune.marsala.tp.it

 
 

Allegato "D" alla delibera di Consiglio Comunale n°34 del 22/2/2001

 REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA FAMIGLIA

 

Art.1
Istituzione della Consulta Comunale delle Associazioni di Volontariato per la Famiglia.


Il Comune di Marsala riconosce il ruolo fondamentale della famiglia nella societa', intesa come soggetto sociale, quale luogo originario di trasmissione di valori culturali, sociali, etici, e spirituali, essenziali per la crescita, lo sviluppo e il benessere di ogni persona: ruolo enunciato dagli articoli 29 — 31 della Costituzione Italiana.
Indirizza pertanto la propria politica sociale, economica, di lavoro e di organizzazione dei servizi al fine di sostenere le famiglie nel libero svolgimento delle loro funzioni.
Per la concreta attuazione di tali intendimenti, il Comune di Marsala istituisce e riconosce la Consulta Comunale delle Associazioni di Volontariato per la Famiglia quale organismo propositivo e consultivo sulle problematiche familiari, nonche' come centro di partecipazione, di aggregazione, di analisi e di confronto con le realta' sociali operanti nel territorio comunale in tale settore, in attuazione degli specifici articoli dello Statuto del Comune di Marsala.

 

Art.2
Finalita' della Consulta Comunale delle Associazioni di Volontariato per la Famiglia.


La Consulta Comunale delle Associazioni di Volontariato per la Famiglia intende perseguire le seguenti finalita':

  1. promuovere e salvaguardare i valori della famiglia, intesa come soggetto sociale e come comunita' di persone promotrice della crescita, dello sviluppo e del benessere dei suoi membri; 
  2. favorire la partecipazione attiva e responsabile della famiglia alla vita culturale, sociale e politica, specie attraverso le forme dell'associazionismo familiare; 
  3. promuovere adeguate politiche familiari che tutelino e sostengano le funzioni della famiglia e i suoi diritti, favorendo anche ogni intervento che permetta la permanenza dei minori nel nucleo familiare.
 

Art.3
Compiti della Consulta Comunale delle Associazioni di Volontariato per la Famiglia.


La Consulta Comunale delle Associazioni di Volontariato per la Famiglia segue l'operato della Amministrazione Comunale e contribuisce all'elaborazione delle politiche che interessano direttamente la famiglia o i suoi componenti. In particolare, essa ha il compito di:

  • dare impulso all'Amministrazione Comunale al fine di effettuare studi e ricerche sulla situazione delle famiglie a Marsala e sulle politiche familiari piu' opportune; 
  • realizzare iniziative atte a promuovere una cultura della famiglia come istituzione sociale fondamentale ed a rendere la societa' e le altre istituzioni piu' attente ai problemi che riguardano la stessa;
  • svolgere un ruolo di rappresentanza sociale dei bisogni della famiglia; 
  • contribuire, attraverso la propria attivita' propositiva, al miglioramento dei servizi offerti dalla Amministrazione Comunale, nonché alla promozione di interventi in ambiti culturali, economici e sociali, al fine di realizzare un concreto miglioramento della qualita' della vita nella citta';
  • favorire la collaborazione fra istituzioni pubbliche e private, promuovendo una politica di integrazione interistituzionale mirate alla costituzione di una rete di servizi per la famiglia ed i suoi componenti;
  • cooperare con organismi aventi finalita' analoghe; 
  • denunciare situazioni e azioni inadeguate e!o contrarie agli interessi e bisogni della famiglia; 
  • avanzare proposte in materia di politiche per la famiglia ed elaborare progetti da sottoporre all'Amministrazione Comunale;
  • stabilire un rapporto permanente con gli enti pubblici, per contribuire all'elaborazione di politiche sociali nei confronti della famiglia;
  • fornire pareri, indicazioni e proposte in opportuni interventi tesi al superamento di ogni forma di esclusione e di emarginazione; 
  • promuovere l'informazione e sensibilizzare la partecipazione di tutti i cittadini alla gestione democratica dei problemi della famiglia.
 

Art.4
Costituzione della Consulta Comunale delle Associazioni di Volontariato per la Famiglia.


Fanno parte della Consulta Comunale delle Associazioni di Volontariato per la Famiglia, a seguito di specifica richiesta, gli enti., le associazioni, i gruppi ed i movimenti di ispirazione sociale ed i movimenti di volontariato e di cooperazione sociale che ne condividono ispirazioni, finalita' e obiettivi.

La richiesta di adesione alla Consulta Comunale delle Associazioni di Volontariato per la Famiglia viene avanzata all'Assemblea della Consulta stessa, corredata di copia dello Statuto Sociale e di delibera di nomina del legale rappresentante in seno all'Organismo e del suo eventuale sostituto, nonché di relazione scritta di cui alla lettera 1). L'Assemblea, sulle richieste di adesione, deliberera' a maggioranza relativa dei suoi componenti.

La composizione iniziale numerica della Consulta e' approvata con delibera del Consiglio Comunale. Possono essere ammessi i Soggetti Sociali che ne facciano richiesta al Sindaco, con le modalita' di cui alla precedente lettera 2), entro 30 giorni dalla data di notifica, a mezzo stampa emittenti e pubblici manifesti, dell'avvenuta costituzione della Consulta Comunale delle Associazioni di Volontariato per la Famiglia. Nei successivi 30 giorni, il Sindaco o l'Assessore alle Politiche Sociali e Sanitarie convochera' la prima seduta dell'Assemblea della Consulta.

 

Art.5
Organi della Consulta Comunale delle Associazioni di Volontariato per la Famiglia.


Sono organi della Consulta Comunale delle Associazioni di Volontariato per la Famiglia, l'Assemblea e il Presidente.

 

Art.6
Composizione e funzioni dell'Assemblea.

 
L'Assemblea della Consulta Comunale delle Associazioni di Volontariato per la Famiglia e' composta dai rappresentanti degli enti, delle associazioni, dei movimenti e gruppi che fanno parte della Consulta, con diritto di voto. Fa altresi' parte dell'Assemblea, ma senza voto, l'Assessore alle Politiche Sociali e Sanitarie o un suo delegato.
 
Alla prima adunanza, l'Assemblea procede prioritariamente alla convalida dei componenti designati, quindi all'elezione del Presidente. La convocazione e' predisposta dal Sindaco o dall'Assessore alle Politiche Sociali e Sanitarie che presiede, senza diritto di voto, la seduta sino all'elezione del Presidente.

L'Assemblea esercita un ruolo consultivo e propositivo relativamente ai compiti di cui al precedente art.3.

 

Art.7
Elezioni e funzioni del Presidente.

 
Il Presidente viene eletto dall'Assemblea della Consulta con votazione segreta. Risulta eletto colui che ottiene il maggior numero di voti. Colui che riportera' piu' voti dopo il Presidente sara' eletto Vicepresidente.

  • Il Presidente resta in carica due anni ed e' rieleggibile una sola volta.
  • Il Presidente rappresenta la Consulta.
  • Il Presidente mantiene ed intensifica i rapporti con gli Enti Locali e le forze sociali e politiche.
  • Il Presidente relaziona all'Amministrazione Comunale ogni qual volta questa lo richieda o la Consulta stessa ne ravvisi l'opportunita'. 

Entro il mese di Marzo di ogni anno, il Presidente presenta all'Assessore alle Politiche Sociali e Sanitarie e al Presidente del Consiglio Comunale un rendiconto delle spese sostenute nell'anno e per le quali vi e' stato il concorso del contributo comunale, una relazione sull'attivita' svolta nell'anno precedente, indicando disfunzioni riscontrate e suggerendo rimedi per la loro eliminazione, presentando i progetti avviati e quelli in fase di attuazione, nonché formulando proposte alla Pubblica Amministrazione per la tutela della famiglia.

 

Art.8
Convocazione delle riunioni.


La convocazione dell'Assemblea della Consulta Comunale delle Associazioni di Volontariato per la Famiglia e la predisposizione dell'o.d.g. vengono effettuate dal Presidente su:

  • iniziativa personale;
  • decisione assunta dall'Assemblea nell'ultima riunione valida;
  • richiesta di almeno 1/5 dei componenti.

La convocazione viene effettuata mediante avviso scritto inviato ai singoli componenti e pubblicato nell'Albo dell'Ufficio, di cui al successivo art.11.

 

Art.9
Disciplina delle riunioni.

  • La riunione e' presieduta dal Presidente e, in sua assenza, dal Vicepresidente.
  • All'inizio della riunione, il Presidente nomina un segretario.
  • La riunione e' valida con la presenza di almeno meta' piu' uno dei componenti.
  • Le decisioni sono adottate con il voto favorevole della maggioranza dei presenti votanti.
 

Art.10
Commissioni di lavoro.


Considerata la vastita' e la complessita' delle questioni da affrontare, l'Assemblea della Consulta puo'' formare al suo interno Commissioni di lavoro che, nominato un Coordinatore, si riuniscano separatamente e relazionino sul lavoro fatto e sulle conclusioni adottate, che saranno consegnate al Presidente, il quale provvedera' ad inserirle nell'o.d.g. della successiva convocazione dell'Assemblea.

 

Art.11
Disposizioni finali.

 
La partecipazione dei rappresentanti delle associazioni, dei gruppi e movimenti nella Consulta e' volontaria e gratuita.
 
L'Assemblea della Consulta e il Presidente operano in un apposito Ufficio Famiglia, la cui sede sara' messa a disposizione dall' Amministrazione Comunale su autorizzazione esplicita del Sindaco o dell'Assessore alle Politiche Sociali e Sanitarie, con servizio di segreteria a carico dell'Amministrazione. In via transitoria, e cioe' fino a quando non verranno destinati appositi locali, l'Ufficio Famiglia operera' presso l'Assessorato alle Politiche Sociali e Sanitarie.
 
Il bilancio Comunale ogni anno deve prevedere un apposito capitolo di spesa per le attivita' della Consulta.

Eventuali modifiche al presente Regolamento possono essere proposte da almeno 1/3 dei componenti dell'Assemblea e dovranno essere approvate dall'Assemblea stessa con la maggioranza assoluta dei suoi componenti. Tali modifiche, una volta approvate dall'Assemblea, verranno sottoposte all'esame del Consiglio Comunale per la definitiva approvazione.