Con una nota inviata all'Assessore regionale ai Beni Culturali e dell'Identità siciliana, Gaetano Armao, il Sindaco di Marsala Renzo Carini, evidenzia lo stato di degrado in cui versa il Parco Archeologico di Capo Boeo. La situazione - rileva il Sindaco - è estremamente delicata. Il parco archeologico di Marsala versa, infatti, in stato di abbandono rilevabile dalla diffusa presenza di rifiuti e erbacce secche. Inoltre il parco occupa una posizione strategica nel territorio urbano, anche sotto l'aspetto turistico, è visibile dalle persone transitanti nel lungomare cittadino e nel viale Isonzo, importante arteria comunale, e costituisce, in considerazione dello stato in cui è tenuto, anziché momento di valorizzazione del territorio di Marsala, esempio di degrado". "L'Amministrazione - continua il Sindaco - è stata parte attiva nella riqualificazione dell'area intervenendo con risorse del bilancio comunale. La Sovrintendenza, al contrario, non solo non ha effettuato i lavori di bonifica, ma anche sospeso da due anni quelli per la valorizzazione del Parco". Il Sindaco invita quindi l'Assessore Armao a convocare, al più presto, una conferenza di servizi finalizzata ad affrontare e risolvere i problemi del Parco Archeologico. "Quello che mi dispiace - conclude il Sindaco - è la mancanza di collaborazione fra gli Enti". La nota, che si allega in copia nella sua stesura integrale, è stata inviata per conoscenza anche al Soprintendente dei Beni Culturali ed Ambientali di Trapani ed al Responsabile della Sezione Archeologica presso la Soprintendenza.
Nino Guercio - Capo Ufficio Stampa
"OGGETTO: PARCO ARCHEOLOGICO DI CAPO BOEO - MARSALA.
ALL'ASSESSORE REGIONALE
DEI BENI CULTURALI
E DELL'IDENTITA' SICILIANA
Dott. GAETANO ARMAO
Via Delle Croci n° 8
90139 - PALERMO
FAX:091.7071700
e, p.c. AL SOPRINTENDENTE
AI BB. CC. AA. DI TRAPNI
Via Garibaldi n°85
91100 - TRAPANI
FAX:0923.23423
AL RESPONSABILE
DELLA SEZIONE ARCHEOLOGICA
PRESSO LA SOPRINTENDENZA
AI BB. CC. AA. DI TRAPANI
Via Garibaldi n°85
91100 - TRAPANI
FAX:0923.23423
Con nota del 20/08/2010 prot. n°48239, lo scrivente ha diffidato, ai sensi dell'art. 15 della L. 225/1992, nella qualità di autorità comunale di Protezione Civile, ed in esecuzione dell'Ordinanza sindacale n°161 del 12/05/2010 , emessa per l'avvio di una " Campagna di Prevenzione e Lotta agli incendi nella stagione estiva 2010 ", la Soprintendenza ai BB.CC. AA. di Trapani, ai sensi del D.Lgs. n. 112/1998, ad effettuare i lavori di messa in sicurezza del parco archeologico di Marsala, per evitare il pericolo di incendi a salvaguardia della pubblica incolumità.
Il parco archeologico di Marsala versa, infatti, in stato di abbandono rilevabile dalla diffusa presenza di rifiuti e erbacce secche che sono causa principale dell'innesco di incendi estivi, con grave pericolo per la pubblica incolumità.
Nel corso dei superiori accertamenti da parte degli organi tecnici di controllo di questa A.C. si è pure riscontrato, oltre a un complessivo degrado dell'area in ordine alla prevenzione e lotta agli incendi, una più generale carenza di manutenzione e di decoro delle aree e degli immobili urbani.
Questo particolare aspetto è pure tutelato dal vigente Regolamento Edilizio Comunale che all'art. 23 impone al proprietario l'obbligo di mantenere ogni parte del proprio immobile in condizioni di normale conservazione, in relazione dell'estetica dell'ambiente.
Il parco archeologico occupa una posizione strategica nel territorio urbano, anche sotto l'aspetto turistico, è visibile dalle persone transitanti nel lungomare cittadino e nel viale Isonzo, importante arteria comunale, e costituisce, in considerazione dello stato in cui è tenuto, anziché momento di valorizzazione del territorio di Marsala, esempio di degrado.
L'Amministrazione è stata parte attiva nel processo di riqualificazione dell'area archeologica, nella consapevolezza del valore culturale e turistico che tale riqualificazione assume.
Tale attiva partecipazione è dimostrata dalle risorse economiche del bilancio comunale profuse in interventi effettuati in detta area quali la scerbatura di Viale Vittorio Veneto, gli scavi
archeologici nel decumano massimo in corso di realizzazione che in quest'ultimo anno seguono interventi che hanno caratterizzato anche gli anni passati e che sono previsti negli anni a venire, negli strumenti di programmazione comunale.
Di contro, si evidenzia una situazione di complessiva stasi degli organi provinciali che ritardano dal dare corso a concreti momenti di collaborazione, quali, ad esempio, la realizzazione del " cantiere aperto " degli scavi del decumano con onere, peraltro, a totale e carico di questa Amministrazione.
Il progetto di valorizzazione dell'area archeologica di Capo Boeo, per un importo complessivo 3.500.000,00 di Euro, avviato dalla Soprintendenza di Trapani, è sospeso da oltre due anni e le aree consegnate all'impresa esecutrice si manifestano come cantiere in abbandono, a tal punto da aver reso necessari, in occasione della visita del Presidente della Repubblica, numerosi interventi di messa in sicurezza con fondi comunali.
Intollerabili si rilevano pure, nella gestione delle opere pubbliche comunali eseguite in aree sottoposte a vincolo archeologico, i ritardi nel fornire indicazioni per la salvaguardia dei beni rinvenuti che sono causa di rilevanti aggravi economici per questo Ente.
Sulle importanti questioni con la presente sollevate, oggetto peraltro di precedenti segnalazioni, si chiede alla S.S. di convocare un'apposita conferenza di servizi finalizzata ad affrontare e risolvere i problemi esposti, nonché a rendere più proficui i rapporti tra questo Ente e la Soprintendenza di Trapani, attivando le sinergie indispensabili a riprendere ed attuare tutti gli interventi necessari alla valorizzazione del parco archeologico.
In attesa di riscontro e con la certezza che la presente sarà celermente attenzionata e positivamente riscontrata dalla S.S., colgo l'occasione per porgere cordiali saluti.
F.to IL SINDACO
( Avv. Lorenzo CARINI ) "