Con una nota diretta all'Associazione Nazionale dei Comuni (ANCI Sicilia) e ai sindaci del trapanese, ai rappresentanti istituzionali di Regione e Provincia, nonchè ai parlamentari nazionali e regionali eletti nella Circoscrizione locale, il sindaco di Marsala Renzo Carini pone l'accento su due questioni urgenti: precariato e cantieri di lavoro per disoccupati. "Entrambe - afferma -segnano il passo e, se non risolte, rischiano di tramutarsi in seri problemi di ordine pubblico".
Qui di seguito il testo della nota.
Alessandro Tarantino
Che fine ha fatto la questione dei precari in Sicilia ?
La navetta governativa Palermo-Roma-Palermo non ha finora prodotto il risultato sperato e, quel che è peggio, permangono seri dubbi su "chi" stia facendo "cosa". In pratica, c'è da chiedersi: chi, attualmente, sta lavorando per rimuovere gli ostacoli che - di fatto - impediscono di trovare una definitiva soluzione al problema e di reperire le risorse finanziarie necessarie?
Non si vedono all'orizzonte iniziative serie finalizzate a superare i vincoli posti dalla normativa sul patto di stabilità interno, poiché le soluzioni trovate in sede di conversione del "decreto anticrisi" non sono sufficienti a dare una risposta definitiva al problema; dalla Regione Siciliana, poi, non si ha notizia circa l'effettiva attuazione delle misure di razionalizzazione necessarie per reperire in bilancio le risorse finanziarie indispensabili per garantire la proroga dei contratti in scadenza, come richiesto dalla Legge n.122/2010.
Risultato: l'estate è trascorsa e l'autunno siciliano ritrova, in tutta la sua drammaticità, il problema del precariato che tocca quasi 23 mila famiglie siciliane. Già, perché, gli ex giovani lavoratori, nel frattempo - di proroga in proroga - sono diventati padri e madri che hanno messo su casa, spesso unendo due stipendi precari. Inoltre, in questi anni, sia per il blocco delle assunzioni sia per effetto dei pensionamenti che si sono susseguiti, i precari sono diventati indispensabili per garantire la piena funzionalità delle amministrazioni locali. Storie che tutti conosciamo e che ci spingono a operare fino in fondo per la stabilizzazione.
Abbiamo incontrato rappresentanti regionali e nazionali; ci siamo uniti a cortei e presidi organizzati dai precari a Palermo, Roma... Ebbene, ad oggi, passi avanti non se ne vedono, tenuto conto che l'annuale proroga dei contratti non fa più notizia. A proposito: il 31 dicembre è dietro l'angolo !
Per questo, una presa di posizione unitaria dei sindaci siciliani è quanto mai opportuna per richiedere scelte programmatiche e finanziarie risolutive del precariato, ben sapendo che la soluzione definitiva passa anche attraverso la revisione della normativa in materia di patto di stabilità.
Altra questione aperta, altrettanto drammatica, è quella dei cantieri-lavoro per disoccupati.
Nei mesi scorsi la Regione, con toni trionfalistici, ha chiesto ai Comuni di presentare i progetti. Questi, non solo sono stati prontamente elaborati e prodotti, ma sono già corredati delle relative graduatorie delle unità lavorative.
Risultato: i disoccupati stazionano dietro la porta del Comune senza che si possa loro dare una risposta positiva.
Sono necessarie risposte urgenti e non più rinviabili a problematiche che riguardano fasce consistenti e sensibili della popolazione siciliana. La loro mancata soluzione, certamente, alimenta il disagio dei ceti deboli, peraltro già colpiti dalla crisi finanziaria, e rischia di provocare anche problemi di ordine pubblico.
Avv. Renzo Carini - Sindaco di Marsala