Alla presenza del Prefetto Marilisa Magno, del Sindaco Renzo Carini, del Comandante provinciale della Guardia di Finanza Pietro Calabrese; nonché dei familiari e delle massime autorità civili, militari e cittadine, verrà intitolata domani, 10 febbraio, una strada comunale a Gaspare Stassi, finanziere lilybetano, vittima dell'eccidio della Foiba di Bassovizza. La cerimonia avrà inizio alle ore 10,30. Due i momenti della manifestazione. Il primo prevede la scopertura della targa del toponimo assegnato alla sede stradale che corrisponde al prolungamento di via Campobello, dopo l'intersezione della stessa con via Dante Alighieri. A seguire la benedizione impartita dall'arciprete Giuseppe Ponte, la deposizione di una corona d'alloro e il silenzio d'ordinanza. Successivamente, autorità, familiari e cittadini si trasferiranno nella sede dell'Istituto comprensivo "Mario Nuccio" (sulla vicina via Salemi) dove gli studenti della scuola, diretti dalla preside Mariella Parrinello e coordinati dagli insegnanti Mineo e Lo Buglio porteranno in scena una rappresentazione storico-rievocativa del periodo delle Foibe. Il tutto mentre delle immagini scorreranno in un maxi schermo. La cerimonia alla "Mario Nuccio" proseguirà poi con l'inno nazionale, la lettura della Preghiera del Finanziere da parte del comandante della locale compagnia della GdF, Roberto Lupo, il discorso del Sindaco, il ricordo del finanziere Stassi da parte del Presidente dell'Anfi Saverio Dibenedetto, l'intervento del comandante Calabrese e la consegna da parte di Sua Eccellenza il Prefetto, Marilisa Magno, di Diploma e medaglia commemorativa alla famiglia Stassi. L'intitolazione è stata predisposta con una determina a firma del sindaco Renzo Carini per ricordare con un atto istituzionale Gaspare Stassi. Il finanziere morì nel 1945 - all'età di 30 anni - a Basovizza, Comune in provincia di Trieste, che è oggi uno dei più emblematici luoghi delle stragi avvenute alle foibe sul finire della seconda Guerra mondiale. Annualmente, il 10 febbraio si celebra il "Giorno del Ricordo". Da qui la scelta di far coincidere la cerimonia di intitolazione con la ricorrenza civile istituita con legge dello Stato.
Alessandro Tarantino Nino Guercio