Al Ministro della Difesa
On. Ignazio La Russa
e, p.c. Al Capo di Stato Maggiore della Difesa
Generale Biagio Abrate
Al Ministro dell'Interno
On. Roberto Maroni
Al Al Presidente Provincia di Trapani
On. Mimmo Turano
Signor Ministro,
la chiusura dell'Aeroporto di Trapani, causata dalla crisi libica, è una minaccia che incombe sull'economia di questa provincia siciliana e sulle comunità amministrate in particolare. Le rassicurazioni circa la parziale apertura - non ancora avvenuta - dello Scalo civile non bastano. E' urgente il completo ritorno alla funzionalità dell'Aeroporto trapanese. E' urgente che riprendano a lavorare i dipendenti dell'Aerostazione. E' urgente ripristinare i collegamenti taxi ed autonoleggio. E' urgente che torni il turismo in questa provincia.
Signor Ministro, dietro tutto questo ci sono uomini, donne, giovani, famiglie che soffrono in prima persona questa grave situazione. L'incertezza, poi, di non sapere quando si potrà tornare alla normalità, esaspera di più gli animi che - fortunatamente - si riesce ancora a contenere nell'alveo della protesta civile e ordinata. In più, è in frantumi l'economia turistica, non solo dei Comuni prossimi allo scalo - e tra questi Marsala - ma dell'intero versante occidentale della Sicilia. E, come uno tsunami, la chiusura aeroportuale sta devastando tutti i comparti produttivi della provincia che sullo scalo civile hanno creduto ed investito risorse.
Signor Ministro, il senso di responsabilità delle Istituzioni trapanesi è messo a dura prova. Occorre una iniezione di fiducia da parte del Governo Nazionale perché ciascuno di noi possa continuare a credere che una soluzione positiva ci sia; per fugare i numerosi dubbi - sempre più insistenti nella cittadinanza - circa la seria volontà di fare il possibile per garantire l'immediata funzionalità aeroportuale. Per il momento non si vede nulla che possa far pensare ad una svolta della vicenda. Anzi, riceviamo in premio una bella tendopoli, tra l'altro in prossimità della stessa area aeroportuale e in un territorio che già dà il suo contributo in termini di Centri di prima accoglienza per extracomunitari. Per inciso, gravano sul bilancio di questo Comune circa 400 mila euro per assistere minori extracomunitari non accompagnati ! Tutto ciò, mi consenta, suona come una totale mancanza di riguardo verso le nostre comunità. Una tristissima situazione che subiamo: una "ragion di Stato" forzatamente accettata da un sindaco; incomprensibile per gli operatori direttamente interessati e per il comune cittadino.
Signor Ministro, ben vengano i vertici in Provincia, in Prefettura; ma ritengo opportuno che il cosiddetto tavolo tecnico si sposti a Roma, al suo Ministero. Se ne faccio carico. Condivida che non può essere questo territorio a subire questa doppia e drammatica escalation: conflitto bellico con la Libia (e conseguente chiusura dell'aeroporto civile) ed emergenza profughi (tendopoli ed inevitabili problemi igienico-sanitari e di ordine pubblico). La prego di accogliere questa richiesta di apertura di un "tavolo di crisi romano".
In caso contrario, Signor Ministro, sarà inevitabile una "autoconvocazione" a Roma di tutti i sindaci trapanesi e uno sciopero generale dell'intera provincia.
Con riguardo
avv. Renzo Carini - Sindaco di Marsala