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SI SPOSTA A ROMA LA PROTESTA DELLA MARINERIA MARSALESE

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L'incontro è stato fissato a seguito della protesta formulata dalla flotta peschereccia locale

La protesta della marineria marsalese che vede in prima linea anche il Sindaco Renzo Carini si sposta a Roma. "Domani saremo nella Capitale per far conoscere personalmente alla Direzione Nazionale della pesca la grave situazione che attanaglia la marineria marsalese. Vogliamo trovare una soluzione concreta a questo delicato problema su cui gravita un indotto di circa 1500 persone - precisa il Sindaco". L'incontro è stato fissato a seguito dell'azione di protesta formulata dalla flotta peschereccia locale, con in testa Marco Tramati, Luigi Li Causi e Francesco Trono, subito dopo che la Direzione Generale della Pesca ha bloccato l'uscita in mare dei natanti per la pesca del tonno. Ciò è avvenuto nella seconda decade di maggio perché la flotta marsalese che effettua la pesca dei pelagici con il sistema del palangaro  ha raggiunto la quota pesca ad essa assegnata dall'Organo governativo: appena che 220 tonnellate. "Siamo all'assurdo - ribadisce il capitano Tramati - il mare Mediterraneo è pieno di tonni e noi non possiamo pescarli. Abbiamo deciso di recarci a Roma per far valere i nostri diritti. Non chiediamo altro che di andare a lavorare". Nei giorni scorsi il Sindaco aveva organizzato a Marsala un incontro con la senatrice Maria Giuseppa Castiglione delegata dal ministro alla pesca Saverio Romano. In quell'occasione fu concertato di porre all'attenzione dell'esponente governativo tre possibili soluzioni al problema per quanto riguarda il futuro immediato. La prima iniziativa era quella di vedere se è possibile compensare i pescatori con un contributo straordinario che possa dare ad armatori e manodopera un sostentamento per l'anno in corso. Altro nodo da sciogliere quello di accertare se risultava a verità che la quota della pesca illegale del tonno va a far parte della quota palangaro ed, infine, se era possibile aumentare la quota di pesca col palangaro a fronte delle 1150 tonnellate date ai pescherecci che adottano la pesca con la circuizione. Avendo avuto delle risposte non confortanti adesso la marineria marsalese si sposta a Roma per cercare di far valere i suoi giusti diritti. 

Nino Guercio - Capo Ufficio Stampa