Collocata in piazza Mergellina, a Marsala, la targa commemorativa che intitola quello spazio pubblico ad una vittima della mafia: Peppino Impastato. Al giornalista palermitano, il sindaco Renzo Carini ha tributato gli onori a nome della Città di Marsala, stamani presente ai diversi livelli istituzionali. Subito dopo le note dell'Inno d'Italia, l'intervento del sindaco."Ricordiamo oggi un uomo che ha combattuto la violenza mafiosa, ha affermato Carini; sono certo che il suo impegno per la libertà di pensiero continuerà ad essere un bello esempio per tutti i giovani". Parole cui si è associato l'assessore Vincenzo Ronci, coordinatore dei relativi lavori della competente Commissione Toponomastica. Apprezzamenti per questo ricordo istituzionale ha espresso anche Lillo Gesone, promotore in Consiglio comunale dell'intitolazione, poi votata all'unanimità a Sala delle Lapidi presieduta da Oreste Alagna. La figura di Peppino Impastato, infine, è stata tracciata dal fratello Giovanni, oggi presente a Marsala. "Peppino ha vissuto in un ambiente mafioso. Mio padre stesso era un piccolo boss locale, ha voluto sottolineare Giovanni Impastato, ricordando anche alcune scene del film Centopassi, dedicato al fratello scomparso. Lui, ha concluso Giovanni Impastato, ha avuto il pregio di avere spezzato il legame familiare con la criminalità: gli è costato la vita, ma noi tutti oggi siamo fieri delle sue idee".
Alessandro Tarantino
Quì di seguito l'intervento dell'Assessore Vincenzo Ronci
Oggi, 8 giugno, a 33 anni dalla morte di Peppino Impastato, per la città di Marsala, per questa città è un giorno memorabile, un grande giorno. La storia di quest'uomo impone una grande riflessione alle nostre coscienze. Oggi, rendiamo onore alla memoria di un ragazzo che andava predicando ideali di Libertà in una terra asservita alla mafia. Onore ad un ragazzo che predicava la necessità di una rivoluzione delle coscienze contro la mafia, contro il malaffare, contro il mondo criminale, contro l'illegalità. Onore ad un giovane che è morto perché aveva tentato di vivere da uomo libero. Onore a chi sognava una Sicilia diversa e che sprecò ogni goccia della propria vita per realizzare questo suo grande sogno. Peppino ci a insegnato che non bisogna aver paura di lottare per ideali di Giustizia e Libertà.
Ci ha insegnato, anche, che una vita contro la mafia non è una vita sprecata, ma una vita. Chiedendo scusa alla città per il ritardo di questa intitolazione, rimango, caro Sindaco, nella convinzione che questa cerimonia non poteva essere fatta in assenza di Giovanni Impastato, depositario delle memorie di suo fratello Peppino.
Termino, rivolgendo a Giovanni, un vivo ringraziamento per avere accettato l'invito e per la testimonianza e il messaggio che a breve saremo lieti di ascoltare, dicendogli: caro Giovanni, tuo fratello ha dato la vita per questa terra e noi tutti non possiamo dimenticarlo. Lo ricordiamo oggi con questo modesto ricordo intitolando questa piazza alla sua memoria. E' vero, questo è un piccolo omaggio, ma una grande cosa per Peppino tutti noi possiamo e dobbiamo farla: vivere ed operare nella legalità tenendo viva la sua memoria.
Onore a Peppino Impastato!