Con riferimento alle dichiarazioni degli onorevoli Livio Marrocco e Massimo Grillo, riportate dagli Organi di Stampa, il sindaco Renzo Carini ha inviato una nota al Procuratore della Repubblica di Marsala e al Prefetto di Trapani. Nella stessa si ribadisce che tutte le gare d'appalto sono sottoposte alle verifiche di legge, nonché della Prefettura che rilascia la certificazione antimafia. Nella nota, qui di seguito riportata, il sindaco Carini sottolinea altresì che se "come dicono i due deputati, le attuali leggi sugli appalti non agevolano percorsi di legalità ..., è auspicabile che intervengano iniziative legislative per idonei correttivi alle problematiche sollevate". "Comunque - conclude il sindaco - se Marrocco e Grillo sono a conoscenza di specifici fatti, che li denuncino all'Autorità giudiziaria".
Alessandro Tarantino
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Al sig. Procuratore della Repubblica di Marsala
Al sig. Prefetto di Trapani
Ho appreso dalla stampa le dichiarazioni degli on.li Marrocco e Grillo circa l'esistenza di "infiltrazioni mafiose nei principali servizi pubblici di Marsala..".
In particolare , l'articolo pubblicato sul giornale on line www.marsalaviva.it riporta tra virgolette la dichiarazione dei due politici secondo i quali "nell'area dei servizi sociali e dei trasporti, per esempio, continua ad esserci un ruolo di primo piano da parte di chi ha ammesso di avere avuto continuità con la mafia locale".
Certamente le suddette dichiarazioni, riportate su diversi giornali, proiettano un'immagine oltremodo negativa sul comune di Marsala e non rendono giustizia al mio impegno politico ed amministrativo al servizio della città per affermare pienamente i principi di legalità e buona amministrazione.
In ogni caso, mi fa piacere che i citati politici vogliano affermare, attraverso la loro azione, i principi di legalità e lotta alla criminalità organizzata, certamente da condividere.
Tuttavia non posso non ribadire che il comune di Marsala, prima di stabilire rapporti contrattuali con soggetti esterni per l'acquisizione di beni e servizi ha operato in passato e continua ad operare nel presente nel pieno rispetto delle regole che disciplinano la materia, effettuando tutte le richieste verifiche dei requisiti di ordine generale e speciale, tra i quali l'informazione antimafia rilasciata dalla Prefettura, competente per legge in tal senso.
È il caso di evidenziare che, in questi anni, in un solo caso la Prefettura di Trapani ha rilasciato un'informazione antimafia atipica positiva, demandando la valutazione circa la sussistenza o meno dei presupposti per procedere alla stipula di un contratto a questo ente.
Ebbene, nel caso citato, questa pubblica amministrazione ha scelto di non stipulare il contratto, peraltro con riscontro positivo a seguito di ricorso davanti al TAR.
Se, come dicono i due deputati, "le attuali leggi sugli appalti non agevolano percorsi di legalità, occorrendo soluzioni più coraggiose, innovative e unitarie ..." , è auspicabile che intervengano iniziative legislative per idonei correttivi alle problematiche sollevate.
Nel ribadire, pertanto, che non rientra tra le specifiche competenze dell'ente locale stabilire se un'impresa è da escludere o meno dai rapporti con la pubblica amministrazione per legami con la criminalità organizzata, si invitano le istituzioni in indirizzo, ciascuna per quanto di competenza, se lo ritengono necessario, ad attivare tutte le iniziative ritenute utili per fare chiarezza sulle dichiarazioni citate.
Colgo l'occasione per porgere distinti saluti.
Il sindaco - avv. Lorenzo Carini