Riqualificare la struttura di contrada Perino che accoglie immigrati extracomunitari e richiedenti asilo politico. E' questo l'obiettivo della Giunta Carini che, con proprio provvedimento, ha approvato l'azione progettuale prevista nell'ambito del relativo PON Sicurezza coordinato dalla Prefettura di Trapani. Con lo stesso atto, il Comune si impegna a sostenere i costi di gestione e manutenzione dell'immobile per almeno cinque anni, successivi all'intervento di ristrutturazione. Il Centro, oggi, può accogliere 15 persone, per cui si ritiene opportuno il suo potenziamento - sia strutturale che di arredo - tale da incrementare fino al 100% i posti letto. Da qui il progetto, redatto dal settore lavori pubblici diretto dall'ing. Francesco Patti, che prevede anche la sistemazione esterna all'edificio, un campetto di calcio, l'impianto fotovoltaico e la realizzazione di una cucina di tipo industriale, idonea a far fronte ad un eventuale aumento degli ospiti. "Un aiuto concreto a favore di questi sfortunati fratelli costretti a fuggire dai propri Paesi d'origine - afferma il sindaco Renzo Carini; un ulteriore impegno di questa Amministrazione, che si aggiunge al sostegno di iniziative volte a sensibilizzare la comunità verso l'attualissima problematica dell'immigrazione". In tale direzione va sia il coinvolgimento degli Istituti scolastici alle varie attività progettuali del Centro, nonché la collaborazione offerta da diverse Istituzioni ed Associazioni (Nirast, Amunì, Amici del Terzo mondo, Pari e Libera, Cif e Cesvop).
La gestione della struttura di contrada Perino è affidata in convenzione al Consorzio Solidalia s.c.s Onlus, che ha co-progettato con il Comune i servizi rivolti ai richiedenti asilo e immigrati, presenti sia sul territorio che segnalati dal servizio centrale dello SPRAR. Agli extracomunitari si offrono - oltre a vitto, alloggio, fornitura di beni di prima necessità e per l'igiene - anche assistenza sanitaria e legale, orientamento a lavoro e formazione. Gran parte dei richiedenti/titolari di protezione internazionale arriva dalle coste africane (in particolare dalla Libia, causa la guerra in corso); ma si contano anche somali, nigeriani, camerunensi, etiopi, eritrei.
Alessandro Tarantino