Verrà riaperta alla pubblica fruizione, giovedì prossimo 22 dicembre - alle ore 17,30 - la Chiesa della Madonna delle Grazie, sottoposta negli ultimi tre mesi ad un'azione di restauro conservativo. "In tempi europei - precisa il Sindaco Renzo Carini - restituiamo alla collettività della contrada di Santa Venera ed ai fedeli di tutta la Città ed al culto questa meravigliosa Chiesa in cui abbiamo voluto attuare un importante intervento di restauro, consci come siamo che si tratta di uno dei più belli e suggestivi luoghi sacri nel nostro territorio". La chiesa verrà riaperta con una celebrazione eucaristica che verrà officiata dal Rettore della struttura sacra, Don Vito Buffa. Il prossimo 6 gennaio sarà, invece, il vescovo della Diocesi, monsignor Domenico Mogavero, alle ore 10,00, a benedire i locali della Chiesa ed i fedeli presenti. Il restauro conservativo dell'immobile sacro di proprietà comunale è avvenuto in due fasi. La prima parte dei lavori ha consentito il rifacimento della piazza e delle zone a verde. Successivamente è stato sistemato l'interno della chiesa che a causa dell'usura degli anni ha necessitato di una straordinaria opera di restauro. L'azione di sistemazione è stata condotta sotto la vigilanza della Sovrintendenza ai Beni culturali. Il Comune per questi lavori ha stanziato circa 130 mila euro che sono stati utilizzati per effettuare sia i lavori esterni che quelli interni. Le opere conservative sono state progettate dall'architetto Elena Bellussi e sono state effettuate dalla ditta Azzaretti Lorenza di Marsala, che si è aggiudicata la gara d'appalto praticando un ribasso del 30,111 sull'importo a base d'asta di 124 mila euro. In particolare, nel sagrato il manto bituminoso è stato sostituito con mattoni di cotto e bordi di marmo siciliano. Nella chiesa sono stati rifatti i prospetti, eliminate le infiltrazioni d'acqua e rigenerate le pitture e le indorazioni interne". La Chiesa di Santa Venera, di origine barocca, con un portale di pietra dura, presenta una navata unica con cinque altari ricavati nei muri, mentre la copertura è a botte lunettata. Il luogo di culto che risale al 1700 fu dedicato a Maria Santissima delle Grazie, perché fu invocata dal popolo, ma si continuò a chiamarla Santa Venera in ricordo della vecchia chiesa che ivi sorgeva.
Nino Guercio - Capo Ufficio Stampa