Eccellentissimo Signor Ministro,
Marsala, quinta città per numero di abitanti della Sicilia, basa la sua economia sulla viticoltura e sulla pesca. Quest'ultimo settore che coinvolge, con l'indotto, 4- 5000 persone vive un momento di crisi imperante e rischia la paralisi.
La flotta peschereccia locale, infatti, ricava i suoi proventi dalla pesca del Tonno con il sistema del palangaro; tipologia selettiva e non distruttiva che consente di non depauperare le risorse ittiche del mediterraneo.
Il problema che affligge questo settore produttivo, che ha già adottato lo stato di fermo in porto, è legato alla quota di pesca. Un quantitativo irrisorio che non garantisce nemmeno la sopravvivenza di pescatori e delle loro famiglie.
Al fine di trovare una soluzione a questa tematica, che ha anche consistenti risvolti di carattere sociale, Le chiedo di volere concedere un incontro con la S.S. al quale, oltre allo scrivente, vorrebbe anche partecipare una rappresentanza della marineria marsalese.
Fiducioso in un accoglimento della presente richiesta, mi giunge gradita l'occasione per porgerLe i sensi della mia massima stima.
Marsala, lì 24 gennaio 2012
Renzo Carini