L'offerta museale marsalese è, sicuramente, un catalizzatore di flussi turistici di profilo culturale. Ma accanto ai siti pubblici - rappresentativi del patrimonio archeologico e artistico della città - vanno pure considerate altre componenti storiche: tra esse, le antiche cantine, espressione della tradizione vitivinicola e del vino marsala in particolare. L'Amministrazione Carini, avviando di fatto la fase attuativa del Piano Strategico della Città, si è assunta il compito di mettere in rete l'offerta museale pubblico-privata, "fare sistema" a beneficio del turista-visitatore, promuovendo sul tema diversi incontri. Ieri, del "progetto di integrazione" dei suddetti siti si è discusso nel corso della riunione presieduta dall'assessore al turismo Erino Monteleone e alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle Aziende vinicole Pellegrino (Benedetto Renda), Donnafugata (Laura Ellwange), Caruso e Minini (Stefano Caruso) e Fina (Sergio Fina). Presenti anche l'arciprete Giuseppe Ponte (per la Chiesa Madre-Museo degli Arazzi), nonchè i dirigenti comunali Giuseppe Fazio e Matilde Adamo. Ad illustrare le azioni del "piano operativo" - già sottoscritto lo scorso dicembre - c'erano Ignazio Vinci e Giuseppe Volpe, entrambi coordinatori del processo di pianificazione strategica della Città di Marsala. E' stata presentata un'analisi economica del piano, alla luce di elementi e dati raccolti in questi mesi, focalizzando poi la discussione sul "biglietto unico" (ticketing) per l'accesso ai siti culturali, nonché sulle caratteristiche del soggetto giuridico gestore del sistema (governance) . Ne è seguita una discussione, alla quale ciascuno dei presenti ha dato il proprio contributo, convenendo altresì di aggiornare i lavori per avere maggiori informazioni sui costi che Comune e Aziende private dovranno affrontare per avviare il Sistema museale di Marsala.
Alessandro Tarantino