"Mozia sarà presto illuminata con l'energia rinnovabile. Il progetto, che ha il patrocinio della Presidenza della Repubblica, tende, tra i vari obiettivi al rilancio sul piano internazionale dell'immagine di Mozia come esempio di eccellenza per l'equilibrio tra archeologia, innovazione e sostenibilità ambientale". Queste le parole del Sindaco Renzo Carini subito dopo l'incontro che si è svolto nella perla dello Stagnone presenti oltre allo stesso primo cittadino anche l'assessore al Territorio e all'Ambiente Ignazio Marino, dirigenti e funzionari della Sovrintendenza ai Beni culturali ed ambientali di Trapani, della provincia Regionale di Trapani e del Comune, oltre ai responsabili della Fondazione Whitaker proprietaria dell'isola, e i progettisti dell'impianto. La riunione ha fatto seguito a quella romana di qualche settimana addietro tenutasi nella sede dell'ente Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ed alla quale presero parte l'ing. Emilio Cremona e l'on. Silvio Liotta, rispettivamente presidente e vice presidente della GSE, il presidente della Provincia Mimmo Turano, la direttrice della Fondazione Whitaker Maria Enza Carollo ed il sindaco di Marsala Renzo Carini. In quell'occasione il progetto venne illustrato dall'imprenditore Mimmo Costanzo (Cogip), che lo aveva presentato in anteprima al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Con tale impianto si risolverebbe per sempre quello che è il delicato ed annoso problema dell'approvvigionamento elettrico dell'isola.
Intanto, in materia di archeologia il dirigente del settore Lavori Pubblici Francesco Patti ha approvato in via provvisoria - il verbale di gara relativo ai lavori di "valorizzazione del parco archeologico di Lilibeo a Marsala". La nuova campagna di scavi, con finanziamento comunale di 250 mila euro, verrà eseguita dall'impresa specializzata Franco Santo di Gangi che si è aggiudicata la gara praticando un ribasso del 21,4131% sull'importo a base d'asta di 152.300 euro. Precedentemente, con la prima campagna di scavi nel parco archeologico finanziata sempre dal Comune di Marsala con 500 mila euro, era stata rinvenuta e portata alla luce la zona delle terme lilibetane.
Il responsabile dell'Ufficio Stampa Nino Guercio