Il settore Territorio e Ambiente è attualmente impegnato nella redazione del Piano di utilizzo del demanio marittimo (Pdum), lo strumento di gestione delle coste. Da qui il provvedimento dell'Amministrazione Carini, volto a richiamare l'attenzione delle competenti dirigenze (oltre a Territorio/Ambiente, anche Commercio, Suap e Polizia Municipale) sulla necessità di disciplinare gli interventi in prossimità dell'ambiente marino, al fine di una sua migliore tutela e salvaguardia. Le direttive riguardano sia il litorale sud (Waterfront Florio, Colmata e Lidi) che il versante nord (dai Capannoni Nervi a Villa Genna e, da qui, fino all'Imbarcadero per Mozia). "La regola generale - afferma l'assessore Ignazio Marino, promotore dell'atto di indirizzo - è quella di limitare al massimo l'impatto ambientale di attività e strutture, privilegiando la valenza paesaggistica e naturalistica della costa". Da qui, l'obbligo per i lidi di provvedere anche alla pulizia dell'arenile limitrofo all'area concessa, prevedendo altresì la fruibilità degli spazi ai disabili. Sulla scorta delle valutazioni e proposte progettuali definite dal Piano Strategico "Marsala 2020", pertanto, quello che l'Amministrazione comunale vuole privilegiare è uno sviluppo ecosostenibile del demanio marittimo, a beneficio di cittadini e visitatori.
Alessandro Tarantino
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OGGETTO: Oggetto: Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo - Atto di Indirizzo
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Al Dirigente del Settore Territorio e Ambiente
Ing. Gianfranco D'Orazio
Al Dirigente del settore Commercio
Dott. Vincenzo Fazio
Al Responsabile dello Sportello Unico Attività Produttive
Ing. Giuseppe Giacalone.
Al Comandante dei Vigili Urbani
Dott.Vincenzo Menfi
loro Sedi
PREMESSO
Che il Settore Territorio e Ambiente è impegnato nella fase di redazione del Piano di Utilizzo del demanio Marittimo previsto dalla Legge regionale n.15 del 2005 quale strumento di gestione e pianificazione delle coste di cui tutti i comuni costieri devono dotarsi;
Che le linee guida per la redazione dei Pudm, emanate, successivamente all'entrata in vigore dello strumento, nel Maggio del 2006, meglio definiscono e descrivono la filosofia generale che deve animare la redazione di questi piani, e, in maniera puntuale, specificano le attività e le funzioni che il piano può introdurre e normare;
Che lo stesso piano, rappresenta infatti un importante strumento di pianificazione dell'area costiera con il fine di dotarsi di uno strumento che detti le regole generali per migliorare la qualità dei servizi, meglio disciplinare gli interventi sulla costa, consentire un maggiore e migliore esercizio dei diritti di godimento dei beni demaniali con salvaguardia, tutela e uso eco-sostenibile dell'ambiente.
Che tutte e previsioni dovranno essere ispirate a garantire, comunque, la massima fruibilità e accessibilità pubblica alle spiagge;
Che ogni attività dovrà curare la pulizia e la manutenzione dell'arenile, delle opere edili, dei servizi igienici, degli impianti tecnologici e delle aree a verde;
VISTO
Le bozze degli elaborati progettuali predisposte dal Settore Territorio e Ambiente che prevedono la suddivisione di ciascun tratto costiero secondo una distinzione scalare in aree, zone e lotti oltre che le "schede norma" approfondite fino alla scala 1.200, che definiscono: i sistemi e le tipologie degli accessi al mare; le tipologie degli stabilimenti balneari, dei servizi commerciali e per la ristorazione; le aree attrezzate per il verde e per il gioco; le aree di connessione con i sistemi urbani; piccoli servizi o edicole, etc;
Gli incontri tecnici sul tema "Waterfront" con le indicazioni e raccomandazioni emerse ed utili a indirizzare la elaborazione del PUDM coerentemente alle analisi, valutazioni e proposte progettuali definite dal Piano Strategico della città;
Per quanto detto si ritiene opportuno formulare il seguente atto di indirizzo:
1. ZONA WATERFRONT FLORIO: Tenere in debito conto quanto previsto dal progetto esecutivo denominato "Progetto per la riqualificazione urbanistica ed ambientale dell'area di colmata, Waterfront dell'area adiacente al Porto di Marsala", presentato nell'ambito del Piano Integrato di sviluppo territoriale (PIST). In particolare non dovranno essere previsti interventi in contrasto con le suddette previsioni progettuali;
2. ZONA "COLMATA": Tenuto conto della valenza ambientale dell'area, non dovrà essere consentita alcun tipo di attività edilizia, ma solo interventi di infrastrutturazione leggera quali piste ciclabili, sentieristica e piazzole attrezzate per attività ludico, ricreativa e sportiva. Gli interventi in queste aree devono essere ispirati alla massima compatibilità ambientale e al restauro del paesaggio costiero;
3. ZONA COSTIERA SUD: Limitare la previsione di nuovi stabilimenti balneari. Conservazione degli habitat dunali, eliminando ogni attività in contrasto con detti siti. Individuare ampi spazzi di litorale al fine di garantire l'accesso e la fruizione pubblica;
4. ZONA COSTIERA NORD (Area compresa dai c.d. Capannoni Nervi sino a Villa Genna): Eliminare, nel redigendo PUDM, qualsiasi previsione di futuri interventi in contrasto con la valenza paesaggistica e naturalistica dell'area. In ogni caso occorre dare opportuni indirizzi e prescrizioni in ordine alla qualità estetica degli interventi (limitazione di barriere visive verso l'area dello stagnone, uso di materiali compatibili con il paesaggio, ecc.) e in ordine alle modalità di fruizione e accesso all'area (divieto di sosta lungo il c.d. "canalone");
5. ZONA COSTIERA NORD (Area compresa da Villa Genna sino all'imbarcadero per Mozia): Limitare al minimo la previsione di aree da destinare alla localizzazione di "Chioschi" o attività ambulanti per la somministrazione di alimenti e bevande, al fine di rafforzare e concentrare tali funzioni all'interno della struttura di Villa Genna e comunque limitare l'impatto antiestetico che tali attività possono avere sulla valenza paesaggistica e naturalistica dell'area collocandoli, ove ne sussistano le condizioni, sul lato opposto al fronte demaniale.
In ogni caso i vari impianti dovranno essere realizzati secondo il criterio della precarietà ,facile amovibilità, nonché con l'impiego di materiale di qualità e comunque secondo criteri di minimo impatto ambientale.
Tutto ciò detto affinché Le SS.LL adottino le conseguenti direttive.
L'Assessore
Dott. Ignazio Marino