MARSALA, 18.07.12 - Gli attivisti e la barca a vela di Greenpeace sono oggi a Marsala per la terza tappa del tour "U MARI NUN SI SPIRTUSA". Il sindaco Giulia Adamo, presente alla manifestazione tra le saline e i mulini a vento, tesoro della costa e simbolo della città, ha firmato l'appello per la salvaguardia del Canale di Sicilia dalla corsa all'oro nero, mentre gli attivisti hanno aperto uno striscione con il messaggio "NO TRIVELLE NEL CANALE DI SICILIA".
«Il Mediterraneo è un mare chiuso: uno sversamento di petrolio significherebbe la fine di un'intera civiltà. La Sicilia deve vivere del sole e del vento, non di trivelle» ha dichiarato Giulia Adamo, sindaco di Marsala. Come dimostrato nel rapporto "Meglio l'oro blu dell'oro nero" [2], dare via libera alle perforazioni petrolifere nel Canale di Sicilia significa chiedere a questa Regione non solo di assumersi enormi rischi ambientali ma anche minacciare le economie locali.
«Dopo Palermo,Trapani, e oggi Marsala, il nostro tour ha già convinto tutti i sindaci dei comuni visitati - dichiara Giorgia Monti, responsabile della Campagna Mare di Greenpeace. Sono già ventidue [1] gli amministratori locali che hanno detto chiaramente "U MARI NUN SI SPIRTUSA". Cosa aspettano gli altri?». Greenpeace e le organizzazioni locali hanno invitato tutti i sindaci dei comuni che si affacciano sul Canale di Sicilia a riunirsi il 27 luglio a Sciacca per firmare l'appello e creare un coordinamento contro le trivelle in mare.
Greenpeace prosegue il tour per mobilitare i cittadini siciliani: questa sera, dalle 18 alle 24, i volontari dell'organizzazione allestiranno un gazebo informativo in piazza Vittoria a Marsala, dove sarà possibile chiedere al propri sindaci di firmare l'appello per la salvaguardia del Canale. In esposizione inoltre la mostra fotografica che illustra le ricchezze naturali del Mediterraneo e i pericoli che le minacciano.
Tutti i cittadini possono firmare l'appello e seguire on line tutte le tappe del tour sul sito: www.notrivelletour.org.