"Le accuse che mi sono state mosse ieri da Salvatore Stabile della ditta Tiffany, già Enzo e Nino, sono ingiuste e diffamanti ed è per questo che ho dato mandato all'ufficio legale del Comune di proporre querela nei confronti del titolare della nota attività che insiste nel cassero". Così il Sindaco di Marsala, on. Giulia Adamo, dopo avere appreso del cartello che le addebitava la responsabilità della chiusura anticipata del bar a causa della mancanza d'acqua. "Mi sembra assurdo oltre che irreale che mi si accusi di non garantire l'approvvigionamento idrico al bar e conseguentemente di costringere il titolare dell'azienda a chiudere anticipatamente il locale. Come è dato sapere fin dalla realizzazione dell'acquedotto, tranne che in presenza di casi eccezionali dovute a rotture della condotta, l'erogazione nel centro storico è stata giornalmente assicurata dalle ore 7 alle ore 13,30. Nel caso specifico e precisamente nel giorno della lamentela del titolare della ditta Tiffany, l'acqua è stata regolarmente erogata addirittura fino alle ore 16,30 e cioè ben oltre l'orario ordinario. Lo dimostra il fatto che nessuna lamentela o richiesta di servizio sostitutivo a mezzo autobotti è giunta al centralino del servizio idrico integrato né da parte della ditta interessata, né da parte degli abitanti o dei negozianti che orbitano in via XI Maggio. Sappiamo tutti che non è possibile garantire l'approvvigionamento h24 non perché non lo vogliamo ma perché dobbiamo gestire nel migliore dei modi le poche risorse d'acqua. Semmai sarebbe opportuno che la ditta Tiffany provvedesse ad un ulteriore potenziamento dei serbatoi di riserva in modo da avere a disposizione più acqua in questo periodo estivo e si mettesse in regola con il canone. L'ufficio legale ha anche avuto l'incarico di valutare se procedere nei confronti delle testate che hanno pubblicato la notizia per l'aggravante della diffamazione a mezzo stampa.
Il Capo Ufficio Stampa
Nino Guercio