E' quanto dichiara l'assessore Eleonora Lo Curto in merito alla vicenda Nizza-De Vita (Lido San Teodoro). La stessa precisa quanto segue:
"Non ho mai detto che la Sig.ra Nizza mi minacciava, ma come dichiarato alla dott.ssa D'Alessandro che conduce l'inchiesta, mi sono interessata della vicenda del Lido San Teodoro per capire se, nel rispetto delle leggi e in attesa del pronunciamento del T.A.R. avverso il provvedimento di revoca della concessione demaniale definitiva proposto da O. Nizza, fosse possibile che l'Ass.to Regionale Territorio ed Ambiente potesse disporre una proroga dei termini di sgombero. Personalmente come dichiarato al P.M., ho provato una rabbia infinita per il fatto che i titolari di una concessione definitiva si fossero per colpa loro, lasciati portar via "il lavoro e il futuro nel quale tanto avevano creduto e investito".
Ho aggiunto anche che per questa ragione li ho trattati male e persino messi alla porta, ma che di fronte al loro disperato grido d'aiuto ho provato una pena indicibile e per questo ho provato a parlare con l'Amm.ne Regionale. Ho detto al P.M. che O. Nizza e G. De Vita mi hanno tormentata, ma ho puntualizzato al contempo che il loro comportamento non è mai stato né minaccioso né vessatorio, quanto espressione del disperato e reiterato tentativo di essere aiutati a non perdere l'unica fonte di sostentamento della loro famiglia.
Delle notizie di reato di cui O. Nizza é incolpata, ma non condannata, ho saputo dagli organi di stampa dopo le elezioni. Al riguardo preciso che per le inimicizie di cui si é circondata la Sig.ra Nizza ha fatto perdere alla lista più consensi di quanti non né abbia portati (circa 30).
Il risultato elettorale é il frutto dell'impegno di 30 candidati e se non si fosse candidata la Sig.ra Nizza certamente avrei avuto la possibilità di candidare un'altra persona. Questa polemica sterile e velenosa tende ad alterare la realtà.... ma non può cambiarla! E a questa ovvietà, richiamo quanti hanno da ridire sull'interrogazione dell'On.le Adamo che, molto correttamente e legittimamente, interroga l'Ass.to Regionale Territorio ed Ambiente per sapere come sia possibile che nella R.N.O. dello Stagnone di Marsala, istituita per la tutela dell'ecosistema, possano transitare mezzi meccanici altamente inquinanti come i camion usati per il trasporto del sale che non possono avere e di fatto non hanno alcuna autorizzazione. Per altro è paradossale e incredibile che nell'ordinanza di revoca l'Ass.to scriva che le strutture ludiche che la Nizza aveva collocato nell'arenile, senza autorizzazione, ostruivano il passaggio dei camion. E se non è storia di azzeccagarbugli , e poco ci manca, certamente è storia dei paradossi propria di questa terra di cui Pirandello bene ha rappresentato la controversa anima. In ogni caso e comunque il Sindaco Adamo ha disposto il sequestro della struttura come era doveroso fare a riprova che il rispetto delle leggi costituisce linea guida e fondamento della visione strategica dell'azione amministrativa. Sorgono inevitabili e prepotenti alcune domande: Come leggere e interpretare l'assordante unanime silenzio che fa da cassa di risonanza al rumoroso cigolio del motore dei camion che fa scappare i fenicotteri rosa per far nidificare i quali è stata istituita la R.N.O. dello Stagnone? Come non avvertire la puzza che si diffonde nell'aria per l'asfissiante rilascio di pericolosi gas di scarico che fuoriescono dalle vecchie marmitte dei logori camion? Perché nessuno ha mai denunciato il reato ambientale, la violazione del codice di navigazione, il danno all'ecosistema prodotti da questo pesante ma straordinariamente "invisibile" passaggio di camion? Eppure indubbiamente tutti hanno vista e olfatto e conoscono le leggi che portano all'istituzione della R.N.O. in questa Regione. Tutti sanno e nessuno parla: Istituzioni, Associazioni Ambientaliste, Verdi, Organi di Stampa. cittadini. Nessuno sa e soprattutto vuole sapere quale possibile disastro ambientale si consuma in quel pezzo di paradiso terrestre, ineffabile trionfo della luce e del colore che madre natura ha racchiuso nello scrigno dello Stagnone. Non ho altro da aggiungere perché tutto ciò di cui ero a conoscenza è stato messo puntualmente a verbale. A fronte alta e con la coscienza limpida .... come sempre riservandomi di adire le vie legali per difendermi dalle dichiarazioni false e calunniose scritte dalla redazione di Marsala Viva!
Assessore Eleonora Lo Curto