Il Sindaco di Marsala on. Giulia Adamo ha impartito una specifica direttiva al Comando della polizia Municipale per attuare dei controlli sui titolari di permessi di sosta per i disabili. Nella missiva - formulata con il supporto tecnico-amministrativo del Segretario generale Bernardo Triolo - si legge:
"Sul territorio comunale sono state istituite aree di sosta riservate a cittadini disabili. La concessione di tali aree, in deroga all'ordinario utilizzo da parte di tutti, ove effettuata in linea con la vigente normativa, costituisce certamente indice di civiltà e di rispetto per i cittadini con difficoltà motoria. Tuttavia, l'eventuale verificarsi di "storture" nella gestione e controllo del rilascio delle autorizzazioni all'utilizzo di tali aree di sosta costituirebbe un insopportabile abuso ed ingiustificato privilegio. Sono pervenute, infatti, segnalazioni di cittadini secondo i quali l'utilizzo di tali aree riservate ai disabili avverrebbe, in molti casi, in dispregio delle regole e da parte di soggetti perfettamente idonei. Tali possibili abusi non possono essere accettati passivamente ed è necessario porre in essere adeguati controlli finalizzati ad una incisiva ricognizione dei permessi rilasciati e della sussistenza dei requisiti necessari per ottenerli, nonché all'effettuazione di controlli riguardo al corretto utilizzo degli stessi. In particolare, è necessario procedere ad una scrupolosa ricognizione dei permessi rilasciati, verificando in maniera attenta ed incisiva, se, effettivamente, i destinatari degli stessi siano in possesso dei necessari requisiti, ovvero tali requisiti sono venuti meno. In particolare - precisa il Sindaco Adamo - che il rilascio dei permessi dei quali trattasi è subordinato al possesso di precisi e comprovabili requisiti, quali:
· essere titolare del contrassegno invalidi rilasciato dal comune di residenza;
· avere la patente di categoria speciale;
· avere un'auto con i comandi adattati;
· invalidità grave ai sensi della legge 104/92.
L'art. 381 del DPR 16 dicembre 1992, n. 495 riconosce tale diritto, oltre che alle persone con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta anche ai non vedenti. La normativa vigente, inoltre, prevede significative sanzioni a carico di coloro che utilizzano scorrettamente il contrassegno invalidi, come una multa per chi non espone il tagliando sostando in spazi riservati, oltre alla rimozione del veicolo, ovvero la reclusione fino ad un anno per chi utilizza il contrassegno altrui procurando a sè o ad altri un vantaggio, mentre chi chiunque utilizzi un contrassegno invalidi falso è punito con la reclusione da 2 mesi a un anno e se il titolare del Contrassegno espone una fotocopia dello stesso è punito con la reclusione da 2 mesi a un anno".
Il Capo Ufficio Stampa
Nino Guercio