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FURTI D'UVA. GLI AGRICOLTORI: "CHIEDIAMO AIUTO ALLE ISTITUZIONI"

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Il sindaco Adamo ha incontrato Enzo Maggio, rappresentante sindacale della CIA

Sono molto preoccupati gli agricoltori marsalesi, e quelli del trapanese in genere, per il ripetersi di furti d'uva nei vigneti del territorio. Di tale disagio si è fatto interprete Enzo Maggio, rappresentante sindacale della Confederazione Italiana Agricoltori (CIA), che stamani ha incontrato il sindaco Giulia Adamo per chiedere che "le Istituzioni vengano in aiuto dei viticoltori che già subiscono la grave crisi economica e settoriale". Alla manifestazione di totale disponibilità del sindaco Adamo, ha fatto seguito un colloquio telefonico con il questore di Trapani Carmine Esposito che - ha fatto sapere - programmerà un incontro con il dirigente Matteo Bonanno, dirigente del Commissariato PS di Marsala. "Le Istituzioni devono fare sentire la propria concreta vicinanza agli agricoltori, afferma Giulia Adamo; occorre predisporre un adeguato servizio di controllo nei vigneti, vigilanza che non può essere rimessa agli stessi viticoltori". Intanto, nell'attesa che le competenti Autorità avviino questa azione di coordinamento nel territorio, il sindaco ha già concordato con il comando della Polizia municipale un piano di intervento immediato. "Effettueremo dei controlli nelle cantine e tra i privati che acquistano le uve, al fine di accertare che sia certificata la provenienza dello stesso raccolto, afferma Adamo. Denunceremo le illegalità e, in tal senso - ovviamente - confido anche nell'azione di vigilanza dell'Ispettorato agrario". Un fenomeno, quello del furto d'uva, che si ripete annualmente, ma che quest'anno ha avuto un picco notevole che, di certo, impoverisce ulteriormente il settore vitivinicolo e le famiglie che vivono del lavoro della terra.

Alessandro Tarantino