Si aprirà oggi, nel Complesso San Pietro, alle ore 18, la mostra Garibaldi fu ferito..., curata dal Centro Internazione Studi Risorgimentali Garibaldini di Marsala, presieduto dall'emerito professor Romano Ugolini. Il grande valore culturale, oltre che storico, dell'esposizione è oltretutto rappresentato dal fatto che il Ministero per i Beni culturali ha inserito la mostra tra gli eventi programmati per le "Giornate Europee del Patrimonio 2012". Un lavoro di ricerca meticoloso, cui ha dedicato il suo diuturno impegno la dott.ssa Milena Cudia (responsabile comunale per le Attività culturali), nonchè il prof. Luigi Giustolisi, l'avv. Maurizio Signorello e la prof.ssa Gabriella Tranchida (Centro studi garibaldini), e il prof. Natale Musarra che ha fornito la preziosa consulenza scientifica al progetto sostenuto dall'Amministrazione Adamo. "Marsala apre il suo patrimonio storiografico a beneficio degli studiosi italiani - afferma l'assessore Patrizia Montalto. Oltre che sulle risorse territoriali, puntiamo sulla cultura per la crescita e lo sviluppo di questa città, con eventi come questi che possono attrarre numerosi visitatori". La mostra, visitabile fino alla fine dell'anno, corre lungo la 2^ spedizione garibaldina, quella del 1862, che da Marsala ebbe il suo epilogo in Aspromonte. Ci svela fatti ed episodi, strategie e programmi politici, curiosità e nomi che saranno illustrati nel corso del convegno che precederà l'apertura della mostra. "Abbiamo ora un quadro chiaro di quegli avvenimenti, afferma il professore Musarra; sappiamo che c'erano anche due donne al seguito di Garibaldi e che un marsalese disertò per unirsi a lui. E, documenti alla mano - conclude Musarra - è certo che fu da Marsala che partì il grido <>; così come è certo che l'uccisione di Corrao, un anno dopo Aspromonte, fu un delitto mafioso". Con la mostra "Garibaldi fu ferito...", l'Amministrazione Adamo intende avviare un ciclo di incontri nell'ambito di un percorso didattico che coinvolgerà scuole e associazioni culturali. E viste le richieste pervenute da Catania e dalla Calabria, l'esposizione assumerà presto anche un carattere itinerante.
Alessandro Tarantino