"Nella riunione di stamani della Giunta Municipale abbiamo approvato la delibera per la messa in sicurezza - con il progetto pubblico - del nostro Porto. E' questo un atto assai importante con il quale diamo il via libera al progetto definitivo di ristrutturazione della struttura portuale redatto dal Genio Civile alle Opere Marittime di Palermo. In questo modo avremo un porto funzionale ed operativo capace di ospitare navi commerciali, da crociera e di essere volando di sviluppo socio-economico della Città. Intanto, ho già comunicato la notizia al Presidente del Consiglio Comunale Enzo Sturiano che mi ha promesso il suo fattivo interessamento perché la delibera possa essere portata, nel più breve tempo possibile, all'attenzione dell'Assise civica di Palazzo VII Aprile".
Queste le parole del Sindaco subito dopo l'approvazione dell'atto amministrativo di messa in sicurezza del porto. Secondo quanto previsto nel progetto stilato dall' Ufficio OO.MM. per la Sicilia le opere di messa in sicurezza consistono essenzialmente nel variare le opere di protezione a levante previste nel piano regolatore del porto mediante la realizzazione di:
- un prolungamento del molo di sopraflutto per 390 metri (lanterna lossa);
- costruzione del molo di sopraflutto per 596 metri, radicato sul molo di levante esistente (ex lanterna verde);
- una costruzione a ridosso del molo di sopraflutto di un ampio piazzale per circa 68 mila metri quadrati per le attività commerciali e formazione di nuove banchine per complessivi 543 metri quadri;
- una escavazione dei fondali all'imboccatura fino a 7 metri (i materiali provenienti dallo scavo verranno impiegati per la realizzazione del piazzale);
- impianti antincendio, trattamento delle acque di prime piogge ed illuminazione;
- arredi di banchine costituite da bitte, parabordi, anelloni e scalette.
Questi interventi, in variante allo strumento urbanistico esistente, sono comunque compatibili con l'assetto territoriale vigente e con la viabilità.
Lo stato di progressivo degrado del porto era stato evidenziato nei mesi scorsi anche dall'allora comandante della Guardia Costiera, tenente di vascello Enrico Arena, il quale in una nota indirizzata all'Assessorato regionale alle Infrastrutture, alla Capitaneria di Porto di Trapani e al Comune aveva fra le altre cose sottolineato come "il livello della sicurezza e della capacità operativa della struttura portuale sia in progressiva diminuzione con innegabili ripercussioni sull'intera economia cittadina e provinciale".
La delibera di messa in sicurezza del porto, con il progetto esecutivo passa adesso al Consiglio Comunale secondo quanto prevede l'articolo 7 della legge regionale 65/81.
Il Capo Ufficio Stampa
Nino Guercio