Solidarietà alla giovane pakistana Malala Yousafzai. È quanto ha espresso la Commissione Pari Opportunità del Comune di Marsala, a difesa dell'attivista impegnata in prima persona per il diritto all'istruzione delle donne nel proprio Paese d'origine. La sua adesione alla causa egalitaria - volta al raggiungimento di livelli di istruzione paritari tra uomo e donna - risale al 2009. Allora, appena undicenne, scrive un blog per la BBC, documentando le condizioni delle donne sotto il regime talebano nel distretto dello Swat. "Nel costante tentativo di promuovere l'accesso per le donne all'istruzione - sottolinea Mattia Cusumano, presidente della Commissione P.O. - Malala, quest'anno, è rimasta vittima di un attentato che per poco non le costò la vita". Da qui lo sdegno dell'intera comunità internazionale. "Nel condannare il vile atto, afferma il sindaco Giulia Adamo, mi unisco all'appello promosso da eminenti esponenti per la candidatura di Malala Yousafzai al Nobel per la Pace". Secondo la Commissione Pari Opportunità, questa candidatura si configurerebbe come un importante segnale della volontà di miglioramento della condizione femminile, a sostegno altresì di una piena realizzazione della parità tra uomini e donne. Il documento a sostegno della giovane Malala, oltre che dal sindaco di Marsala e dalla presidente della Commissione P.O, è stato sottoscritto dai componenti Vita Pulizzi, Enza Laura De Vita, Antonina Maggio, Luigia Ingrassia ed Eleonora Milazzo (quest'ultime consiglieri comunali), nonché da Tommasella Marino, già presidente della stessa Commissione.
Alessandro Tarantino