Era stato uno degli impegni prioritari dell'Amministrazione comunale, personalmente assunto dal sindaco Renzo Carini. Così, giovedì prossimo, 16 agosto, il giardino di Villa Genna viene restituito ai cittadini dopo che sono stati risolti quei problemi che ne avevano finora precluso la normale fruibilità. "Sono particolarmente felice di riaprire i cancelli di una delle aree a verde più belle di Marsala, perfettamente intonata in un contesto ambientale già suggestivo, sottolinea il sindaco Carini; colgo l'occasione per ringraziare quanti hanno effettuato gli interventi necessari, lavorando quotidianamente al raggiungimento di questo risultato a beneficio dell'intera città". Il riferimento è in particolare all'opera svolta dall'Esa (Ente sviluppo agricolo) i cui dipendenti, su disposizione del dottor Vito Parrinello, hanno collaborato con gli operai comunali per sistemare le aree a verde. Già a partire dalla tarda mattinata del 16 agosto, i cittadini potranno tornare a trascorre il tempo libero all'interno della Villa gentilizia che si affaccia sulla laguna dello Stagnone. Un parco esteso circa sette ettari, con giardini e alberi secolari, acquistata dal Comune più di vent'anni fa (proprietaria era la Curia vescovile di Mazara). "Contiamo di affidare al più presto i servizi ricreativi e di custodia, afferma il sindaco Carini; ma intanto invito tutti a riappropriarsi di Villa Genna, un bene che è patrimonio di tutti, dove bambini, famiglie, sportivi e amanti della natura possono trascorrere il tempo libero in assoluto relax".
L'Addetto Stampa
Alessandro Tarantino
SCHEDA VILLA GENNA
Possedimento di Benedetto Genna - casata patrizia di Marsala - sorge in contrada Spagnola, con un fronte sulla Riserva naturale dello Stagnone. Alla fine del XIX secolo, l'area - lussureggiante di giardini e alberi secolari - era destinata alla villeggiatura dei Genna. Anzi, l'indirizzo culturale (diremmo oggi) della villa era quello di un "sollazzo", con una forte connotazione vitivinicola che copriva i ¾ dell'area.
Il parco è esteso circa 7 ettari e possiede due ingressi: quello ad est si apre su di un viale con imponenti esemplari di Phoenix canariensis; quello a sud, che si affaccia sull'omonima salina Genna, immette su un viale di Washingtonia robusta che si specchia sul piccolo laghetto salmastro.
Solo nei primi anni del 1900, la famiglia incaricò Ernesto Armò (allievo del Basile) di progettare un villino con annesso un giardino in cui furono piantati alberi da frutto e un agrumeto. Accanto alla vasca adibita per l'irrigazione fu realizzata una terrazza che costituiva il belvedere da cui il proprietario - dalla spiccata indole filantropica - ammirava gli uccelli acquatici che frequentano ancora oggi i litorali dello Stagnone.
Nel 1984 Il Comune di Marsala l'acquista dalla Curia Vescovile e, negli anni '90 - dopo la ricostruzione del muro di cinta e alcuni lavori di riordino ambientale - si pensò al recupero dell'oasi naturalistica che sorge in un incantevole scenario.
I lavori di ristrutturazione dei fabbricati sono stati eseguiti dall'Ufficio Tecnico comunale; mentre all'architetto Pietro Pedone è stata affidata la progettazione del parco-giardino che è stato organizzato in quattro aree distinte da un sistema di percorsi: giardino cintato, peschiera (laghetto salato), boschetto ad olivi e carrubi e zona espositiva.
Curiosità: in pieno solstizio d'estate, il sole tramonta sullo Stagnone in asse con il filare di palme orientato est-ovest.