"L'iter per la definizione della messa in sicurezza della struttura portuale di Marsala procede speditamente. Nella riunione operativa dello scorso fine settimana si è preso atto delle modifiche apportate dal progettista Pietro Viviano sulla base del nuovo studio correntimetrico, più complesso e preciso, effettuato da tecnici specializzati per conto del Comune. Sulla base di questa nuova e più accurata indagine è stato confermato che la presenza di piccole praterie di posidonia non inficia la realizzazione di una infrastruttura così importante come la sistemazione del porto. Alcuni accorgimenti tecnici e d'ingegneria, come la fondazione su pali, permettono di coniugare la realizzazione dell'opera e la salvaguardia della biocenosi. E' stato, inoltre, appurato che non esiste problema alcuno per i fondali dal punto di vista archeologico e che le escavazioni possono essere dunque tranquillamente eseguite. Da qui il via libera per l'ulteriore passo che è quello dell'ottenimento della Via-vas".
Così si esprime il Sindaco Giulia Adamo subito dopo l'importante incontro nel quale è stata ancora una volta posta l'attenzione sul progetto per la messa in sicurezza del porto di Marsala ed al quale hanno preso parte, oltre allo stesso sindaco e all'Assessore al Territorio e all'ambiente Benny Musillami, anche il progettista, ingegnere Pietro Viviano, il responsabile unico del procedimento ingegnere Gaspare Mollica, il responsabile del settore Grandi opere ingegnere Gianfranco D'Orazio, il comandante del Porto di Marsala tenente di vascello Raffaele Giardina accompagnato dal sergente Ignazio Mancuso; nonché l'ingegnere Felice Ajello e il geometra Giuseppe Calabrese del servizio Demanio Marittimo dell'Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente, e l'ingegnere Pietro Coniglio della sezione urbanistica dello stesso assessorato.
Ma la ricognizione sul fondo marino del porto non è stata la sola novità emersa.
"Si è vero - prosegue il Sindaco - un'altra cosa assai importante che è venuta fuori dalla conferenza di servizio è quella della concreta possibilità di collegare la messa in sicurezza del porto con la Colmata di Casabianca sulla quale la nostra intenzione è quella di trasformarla in un parco naturale. Amplieremo la consistenza del cantiere fino alla colmata con un duplice risultato: risparmiare notevolmente sui costi di smaltimento del materiale risultante dalle escavazioni e riempire le zone acquitrinose della zona a mare di contrada Casabianca. A tal riguardo voglio precisare che già da anni mi sono occupata della bonifica e della valorizzazione di questa zona. Anni addietro nella mia qualità di presidente della provincia avevo avviato uno specifico progetto che gli amministratori che poi presero il mio posto non hanno portato avanti. Adesso abbiamo programmato questo nuovo intervento per dare decoro ad una zona che, soprattutto nel periodo estivo, è sotto lo sguardo di migliaia di turisti".
Il progetto adesso integrato e completato con i nuovi studi correnti metrici e con quelli del fondale passa alla speciale Commissione per l'ottenimento della Via(valutazione impatto ambientale) -Vas(valutazione ambientale strategica).
Nino Guercio