Il Sindaco di Marsala on. Giulia Adamo ha voluto esprimere le sue più vive felicitazioni al Comandante della compagnia Carabinieri di Marsala, il capitano Carmine Gebiola, per la brillante operazione che ha portato ad individuare ed assicurare alla giustizia una banda che rubava fili di rame in tutta la provincia di Trapani.
"Al comandante Carmine Gebiola ed alla Procura della Repubblica di Marsala diretta dal dottor Alberto Di Pisa, voglio esprimere con orgoglio la gratitudine e i compiacimenti dell'intera comunità marsalese. Avere individuato e sgominato questa organizzazione delinquenziale non è stato semplice ed è per questo che ho volutamente ricevere al Palazzo municipale il comandante Gebiola per stringergli la mano con grande soddisfazione. E' chiaro che le felicitazioni vanno estese alla Procura della Repubblica che ha coordinato l'inchiesta conclusasi con l'individuazione delle persone tratte in arresto o denunziate".
Negli scorsi mesi i furti di rame in danno dell'acquedotto, delle rete idrica e di quella telefonica in diverse zone marsalesi avevano causato non pochi disagi alla cittadinanza. In particolare i furti perpetrati alla centrale dei pozzi di Sinubio avevano causato dei consistenti e incresciosi black out idrici, fronteggiati comunque con prontezza dal servizio idrico integrato.
"Da parte nostra stiamo valutando la possibilità di costituirci parte civile nel processo che si celebrerà a carico dei componenti della Banda - continua Giulia Adamo. Il Comune, infatti, ha subito notevoli danni dall'azione di questi ladri di rame. Ribadisco, inoltre - conclude il Sindaco che è più che mai opportuno che venga presto applicata la lege quadro che da deputato ho provveduto ad approvare alla Regione e che prevede l'impiego dei beni sequestrati alla criminalità organizzata per potenziare in termini di uomini e mezzi la presenza delle Forze dell'ordine proprio nei territori dove gli stessi beni sono stati posti sotto sequestro. A tal riguardo chiederò presto un incontro con il presidente del Senato Piero Grasso".
Nino Guercio