Si è conclusa con uno straordinario Sylvain Luc la manifestazione organizzata dall'Amministrazione Adamo e nello specifico dall' Assessorato alla Cultura diretto da Patrizia Montalto, la prima edizione del "Marsala Guitar Sud Festival", evento internazionale che ha portato sul palco del Teatro Impero i più grandi musicisti della scena francese. Venerdì sera il pubblico ha assistito alle performance manouche - tipiche sonorità gitane con venature di flamenco e gipsy jazz - del mancino Bernar Scotti e dell'instancabile Alain Palumbo, accompagnati dall'impeccabile voce della franco-canadese Christiane Raby. Un concerto che ha anche sferzato verso il blues ed il pop con le incursioni dei musicisti marsalesi Giacomo Bertuglia (anche direttore esecutivo del festival) al contrabbasso e Michele Pantaleo alla chitarra. Nella seconda serata invece, i jazzisti Gerard Pansanel (che ha riscosso enorme successo tra giovani chitarristi con il workshop), Joel Allouche e Remì Ploton hanno cullato gli appassionati in una serie di standard jazz, primo fra tutti Moon River; il giovane Ploton ha dimostrato una bravura impressionante negli assoli alla tastiera. La terza ed ultima serata, quella di domenica, ha visto l'artista di punta Sylvain Luc esibirsi in un mix di sonorità e musiche, dal jazz al blus, dalla bossa nova al rock e al pop, fino ai classici italiani, quali il tema del film "Nuovo Cinema Paradiso", "O sole mio" e "Estate", brano anni '60 di Bruno Martino, con un coro di voci che si è elevato dalla platea che ne ha cantato il testo. La genialità di Luc però non si è fermata qui; ha strabiliato infatti il pubblico con delle particolari pedaliere che riproducono i suoni della chitarra, in un'esilarante esibizione. Ha poi preso uno straccio - fingendo di pulire la sua preziosa chitarra - e l'ha inserita dietro le corde e perdersi dietro un originale "palm mute". Poi risate, applausi, virtuosismi e le mani di Sylvain che sfuggivano all'occhio umano per velocità, quando ha suonato dei micidiali tapping. Non per nulla Sylvain Luc è un "enfant prodige": a 12 anni pubblicava già dischi. Unica nota dolente, nella seconda serata, il pubblico marsalese: un evento di gran classe come quello ideato dal musicista marsalese Gianfranco Buffa - ed organizzato dall'associazione Atollo Onlus - seppur gratuito, richiede rispetto: rispetto per gli appassionati che hanno seguito con fervida partecipazione, rispetto per i musicisti e per un teatro. L'ultima serata ha avuto come preludio la lettura di alcuni articoli della Costituzione da parte degli studenti del Liceo Classico Giovanni XXIII. Questo momento per celebrare in maniera sobria ma significativa la ricorrenza del 2 giugno, Festa della Repubblica.
Claudia Marchetti - Nino Guercio