In risposta alla lettera (qui riportata) pubblicata da Renato Polizzi - organizzatore del Festival del Giornalismo d'Inchiesta di Marsala - con la quale chiede al sindaco Giulia Adamo di ritirare la denuncia alla Testata marsala.it, questa la nota del sindaco Adamo.
Ufficio Stampa Comune Marsala
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Caro Renato,
ho letto con moderata sorpresa la tua lettera e ritengo necessarie alcune precisazioni.
Non abbiamo denunciato un giornalista, ma due Testate giornalistiche online che - a nostro avviso - mettono in atto un'opera di disinformazione sull'attività della Giunta. E ciò in un momento in cui la nostra città sta facendo un grande sforzo per uscire dalla marginalità culturale ed economica in cui ha vissuto in questi anni. Lavoriamo per far riscoprire la vera identità di Marsala, dei marsalesi, operosi e con un alto senso dell'accoglienza e della tolleranza. Pertanto, abbiamo ritenuto opportuno portare all'attenzione della Magistratura questo modo di operare "fazioso più che partigiano" - come tu stesso lo definisci - senza che ciò debba suscitare crociate da parte di chicchessia. Crociate che non si registrano quando sono i politici ad essere sottoposti al vaglio dei Giudici ! Allora ti chiedo: manifestare stima alla Magistratura e avere fiducia nelle sue decisioni è un atteggiamento che vale solo per alcuni ? Un bel tema per il prossimo Festival del Giornalismo !
E a proposito di questo evento - dove, come scrivi, "mai è stato posto un veto su un tema o un ospite" - tu stesso mi confermi come il Festival sia stato quasi ignorato dalle due Testate giornalistiche. Non sono state affatto interessate al dibattito svoltosi con ospiti e "penne" illustri, quali Serena Dandini, Gianluca Telese, Lella Costa, Umberto Galimberti, Riccardo Luna, Vinicio Capossela... Dal canto loro, hanno continuato ad intrattenere i lettori - e quanti visitano le pagine - con i loro scoop; ad associare il Festival allo sperpero di denaro pubblico; a dibattere su questioni lesive dell'immagine del sindaco e, quindi, della Città che istituzionalmente rappresenta.
Credi, caro Renato, che entrare nel mondo della politica equivalga a dovere sottostare ad attacchi unilaterali ? Subire l'uso di aggettivi che non sono certo espressione di "buon giornalismo", "lotta alla mafia", ecc. ? Restare impassibili quando il capo ufficio stampa del Comune viene ignobilmente offeso ? Non è anche lui un giornalista che va tutelato ? Credi che il rispetto sia solo dovuto ai giornalisti, e non anche ai politici stimati dai cittadini, votati dagli elettori, circondati da persone per bene ? Si è indignato qualcuno per il fatto che sono sotto processo perché - non c'è alcuna prova, né registrazione - io avrei dato dell'imbecille a due consiglieri ?
Credi che mettersi al servizio della Città comporti incassare - senza battere ciglio - le ignobili schifezze dette e scritte su di me e la mia famiglia ? Che si possa dire di me "sindaco ergo sum" ? È corretto che un giornalista, paladino dell'antimafia, sospettoso che io "condizioni" il settore carburanti in città, tenti di suggestionare i lettori anziché esporre denuncia all'Autorità giudiziaria ? È questo il giornalismo che va difeso, secondo te ? Ecco un altro bel tema, una sorta di preview, del prossimo Festival !
Caro Renato, mi stupisce il tuo appello a ritirare la denuncia. Non ritieni che questa vicenda vada chiarita nelle opportuni sedi, in un pubblico dibattito da svolgersi in un'Aula di Tribunale ? Non insegna questo l'antimafia ? Credimi, non intendo essere il pungiball di atteggiamenti incomprensibili e poco chiari.
Alla cinquantina di cittadini che hanno apprezzato la tua lettera, suggerisco di leggere - da cittadini marsalesi - come sono stati affrontati dalle due Testate argomenti importanti come il porto di Marsala, il collegamento a mezzo bus con l'Aeroporto di Trapani, la riqualificazione di Piazza della Vittoria (oggi luogo di aggregazione di tanti giovani che lo vivono quotidianamente), ecc. Tutto questo non è stato criticato - cosa sacrosanta - ma mistificato, ritenuto illegittimo e fuori legge. Questo, con tutta serenità, lasciamolo decidere alla Magistratura.
Giulia Adamo - Sindaco di Marsala
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Il Sindaco ritiri l'azione legale contro Giacomo Di Girolamo
Apprendo con sorpresa la notizia che il Sindaco di Marsala Giulia Adamo ha presentato un'azione legale con una richiesta di risarcimento danni contro il giornalista locale Giacomo Di Girolamo, direttore di una testata online della città.
Da Giacomo ci dividono tante cose: la lettura dei fatti, il racconto della città e delle persone che vi abitano, il suo essere spesso fazioso più che partigiano. Tuttavia, da cittadino marsalese, da editore di una radio che fa libera informazione e da organizzatore del festival del Giornalismo d'Inchiesta, non posso che dissentire rispetto all'azione legale intentata dal sindaco di Marsala in nome della città contro di lui. Perché Marsala, in questi anni, ha dimostrato di apprezzare il pubblico... dibattito, al di là delle convinzioni e degli orientamenti politici di ognuno. Come dimostra il successo ottenuto dalle tre edizioni del Festival del Giornalismo d'Inchiesta.
Un festival che ci ha infatti dato l'occasione di interrogarci e discutere sulla libera informazione.
Che ha visto nascere il "Fatto Quotidiano" negli anni del Berlusconismo rampante e che, grazie al contributo e alla partecipazione dei migliori giornalisti e intellettuali del Paese si è occupato laicamente di mafia, misteri d'Italia, giustizia, ambiente, primavera araba, appalti, immigrazione...
Un festival che nella scorsa edizione - andata in archivio proprio un mese fa - ha visto intellettuali come Serena Dandini e Lella Costa scegliere Marsala come luogo da cui far partire la proposta degli Stati Generali contro la violenza sulle donne, con un appello subito sposato dalla Presidente della Camera Laura Boldrini. Un festival che è stato anche motore per un'iniziativa altrettanto importante come quella per la salvaguardia ambientale delle nostre coste contro le trivellazioni petrolifere.
Un festival che ha in questi anni restituito un'immagine di Marsala come luogo di libero dibattito e di democrazia, dove confrontarsi apertamente proprio a partire dalle diversità, senza che mai l'amministrazione comunale in carica (il sindaco Giulia Adamo o il suo predecessore Renzo Carini) ponesse un veto su un tema o un ospite. Un'occasione per fare respirare al territorio un'aria di cultura nazionale uscendo dagli asfittici confini di una provincia che proprio in questi giorni ha visto la paradossale vicenda di un bus navetta del Comune di Marsala "preso in ostaggio" da vigili urbani di Trapani.
Alla luce di tutto ciò mi appello al sindaco affinché ritiri l'iniziativa legale contro Giacomo Di Girolamo e mi auguro che tutto questo lo si possa raccontare tra breve solo come un episodio, un inciampo durante un confronto pubblico duro, ma civile. Perché Marsala ritorni ad avere l'immagine di luogo accogliente per la libera opinione e di città ideale per il Festival del Giornalismo d'Inchiesta.
Renato Polizzi