"Sono rammaricato per l'atteggiamento assunto da alcuni consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, i quali hanno fatto venir meno il numero legale in maniera strumentale rimandando a domani (oggi, 9 luglio, ore 17,30) la votazione sulla delibera relativa al parere previsto dalla legge sull'adozione del nuovo Statuto della Casa di Riposo "Giovanni XXIII" quando già, peraltro, la discussione era praticamente chiusa e l'aula aveva preannunciato un voto favorevole. Ciò comporterà un aumento di costi per l'Ente Comune per cui mi auguro che, per il futuro, alcuni consiglieri possano rivedere i loro comportamenti."
Con queste parole, non riuscendo a nascondere il suo disappunto, il presidente Vincenzo Sturiano ha chiuso la seduta di ieri sera del Consiglio Comunale di Marsala. Una seduta quasi interamente dedicata, fatta eccezione per alcune comunicazioni e interrogazioni, alla spinosa questione della IPAB Casa di Riposo "Giovanni XXIII", struttura che ha oggi un debito di quasi due milioni di euro e per la quale, come è emerso nel corso del dibattito, è necessario individuare soluzioni per un rilancio che ne scongiuri la chiusura dopo i fasti dei decenni scorsi quando l'Istituto di Via Alcide De Gasperi costituiva il fiore all'occhiello della città.
Presenti ai lavori l'assessore alle Politiche Sociali, Antonella Genna e il dirigente del Settore Servizi al Cittadino, Aldo Scialabba (che hanno illustrato le novità contenute nel nuovo Statuto dell'IPAB Casa di Riposo "Giovanni XXIII" predisposte ), sono intervenuti nel dibattito i consiglieri Enzo Russo, Vincenzo Martinico, Salvatore Di Girolamo, Antonio Putaggio, Arturo Galfano, Pino Milazzo, Rosanna Genna e Guglielmo Anastasi. Tutti hanno preannunciato il loro voto favorevole al nuovo Statuto, auspicando che l'Amministrazione Comunale riesca effettivamente a predisporre una strategia di rilancio della struttura Ipab.
Particolarmente "pungente" l'intervento del consigliere Guglielmo Anastasi, il quale, alla luce del fatto che le competenze in materia di Ipab sono della Regione Siciliana, si è chiesto cosa ha fatto per la Casa di Riposo "Giovanni XXIII" il sindaco Giulia Adamo negli anni in cui è stato deputato regionale, augurandosi che possa oggi recuperare l'occasione persa allora ponendo in essere tutte quelle strategie per un rilancio.
Una seduta, dicevamo, quasi interamente dedicata alla Casa di Riposo. In apertura di lavori, c'è stato spazio per alcune interrogazioni e comunicazioni. Tra gli interventi, quelli del consigliere Giuseppe Carnese, che ha rivolto un plauso al sindaco per il suo autorevole intervento sui problemi della sanità ed ha, invece, lamentato il fatto che in occasione della 'Notte Bianca' di sabato scorso i sacchetti di immondizia sono rimasti esposti in Via XI Maggio e in Via Roma fino alle due di notte, senza che i dipendenti Aimeri potessero effettuare il servizio a causa della partecipazione di pubblico.
Il consigliere Salvatore Di Girolamo ha chiesto quando l'A.C. porterà il bilancio in aula e ha sollecitato una seduta "ad hoc" per le interrogazioni.
Il consigliere Ginetta Ingrassia ha rivolto un plauso al sindaco e all'Amministrazione per la riuscita delle tre serate di Marsala Wine, che hanno portato la città alla ribalta della cronaca nazionale, ed ha sottolineato l'impegno dell'A.C. sull'affido familiare e la sensibilità verso le fasce più deboli.
Il consigliere Augugliaro ha chiesto quanto sono effettivamente costate le manifestazioni del Marsala Wine, mentre Michele Gandolfo ha chiesto la trasmissione alla Procura di tutto il carteggio relativo all'autorizzazione rilasciata alla ditta che noleggia bici elettriche ad esercitare la propria attività all'interno dell'atrio comunale.
Come detto, venuto meno il numero legale e con soltanto otto consiglieri presenti dopo un'ora di sospensione (per l'esattezza, Sturiano, Maggio, Ingrassia, De Maria, Galfano, Martinico, Anastasi e Cudia), i lavori del consiglio comunale sono stati rinviati ad oggi, con inizio alle 17,30.
E a proposito di quanto successo ieri sera in aula si registra, infine, una nota dei consiglieri UDC Ginetta Ingrassia e Arturo Galfano, i quali "definiscono irrispettoso nei confronti della città l'atteggiamento di alcuni consiglieri che in modo strumentale non hanno consentito il prosieguo dei lavori e la votazione dopo avere addirittura preannunciato il voto favorevole. Alle parole -scrivono i due consiglieri- debbono seguire i fatti nel rispetto del ruolo istituzionale di cui ognuno di noi è investito."
L'Addetto Stampa
Giancarlo Marino