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VALORIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DI BENI CONFISCATI ALLA MAFIA

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L'Assessorato alle Attività Produttive diretto da Oreste Alagna presenta un progetto alla Regione per la riscoperta degli Antichi mestieri

Presentato dal dall'Amministrazione Adamo all'Assessorato Regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali un importante progetto per interventi di riqualificazione e riconversione dei beni confiscati alla criminalità organizzata nel centro urbano.
"Si tratta di un progetto di grande valenza socio-educativa-occupazionale per il nostro territorio - precisa l'Assessore alle attività produttive Oreste Alagna. Fruendo di immobili sequestrati alla mafia e ricadenti nel centro urbano vogliamo recuperare "gli antichi mestieri". Il progetto  approvato dalla Giunta è stato già trasmesso al competente assessorato regionale per il relativo finanziamento.
Il progetto dal titolo Me.T.R.I.S. prevede un costo totale per  la realizzazione di poco meno di 350 mila euro.
Me.T.R.I.S. "Mestieri per il Territorio come Rete per l'Inclusione sociale e lo Sviluppo locale ", è un progetto di recupero degli "antichi mestieri" per l'inclusione sociale, da sviluppare in immobili confiscati alla mafia, siti in via Curatolo n°24, via Dante Alighieri n°80 (piano II e III) e n°92/B e via della Gioventù n°63, p.2° sub 18 e sub 19.
Finalità progetto è quella di associare l'aspetto produttivo con quello dell'Inclusione Sociale attraverso l'inserimento lavorativo di soggetti, anche di donne, appartenenti alle fasce deboli della popolazione e, quindi, dei lavoratori con bassa capacità contrattuale. L'attività di un Call Center, quale numero verde per l'inclusione sociale, di riferimento del territorio vasto della città di Marsala, associato alla richiesta di trasferimento delle competenze manuali sempre più richieste degli "antichi mestieri", quali ad esempio: il mestiere della sarta, della ricamatrice, della stiratrice, come quello dei servizi alla persona e del calzolaio; verrà realizzato con cicli produttivi continui negli immobili coinvolti, opportunamente adeguati. Riepilogando, quindi, se per un verso l'immobile di via Curatolo, con l'attività di ascolto della domanda di Inclusione sociale, è necessario per la raccolta dei dati, per l'altro verso i 5 immobili coinvolti nella rete, sono necessari per fornire una offerta di lavoro come attività produttive di vicinato, dando così una continuità all'attività lavorativa particolarmente importante per alcuni soggetti svantaggiati. Il recupero degli "antichi mestieri", infatti, rappresenta un valore aggiunto, nel quale il rapporto tra le persone è particolarmente ravvicinato, che consente di aiutare i processi di Inclusione nella società attraverso la socializzazione, con un costo totale di progetto pari a circa 350 mila euro.
Nino Guercio - Capo Ufficio Stampa