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OLTRE SETTANTA IMMIGRATI ALLA CASA DI RIPOSO

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Sono stati accolti ieri dall'assessore Antonella Genna e dal Commissario straordinario Ignazio Genna

Sono arrivati in settantuno ieri sera - intorno alle ore 20 -  alla Casa di Riposo "Giovanni XXIII", in esecuzione di un'ordinanza prefettizia. Uomini, donne, ragazzi e bambini di etnia somala, eritrea e siriana sono giunti dopo varie peripezie a Lampedusa e, successivamente, inviati prima a Trapani e poi nei centri che offrono una decente accoglienza. Da qui la scelta della Casa di Riposo Giovanni XXIII di Marsala, dove vengono in atto ospitati in un'ala dello stabile.
A ricevere gli extracomunitari il Commissario Straordinario Ignazio Genna, l'assessore alle politiche sociali Antonella Genna, il capo di Gabinetto del Sindaco Antonia Zerilli e l'assistente linguistico. Le operazioni di trasferimento da Trapani a Marsala sono state coordinate dal vice questore Piero Angelo Sciacca, dirigente della Polstato marsalese assieme al comando Compagnia carabinieri diretta dal Capitano Carmine Gebiola.
Quattro delle persone giunte alla Casa di Riposo sono state successivamente, previo consulto con l'Ufficiale Sanitario dottor Giuseppe Morana,  trasferite in ospedale per piccoli problemi di salute (disidratazione, stato febbrile, ecc.).
"Fin dal mattino eravamo stati avvisati dell'arrivo dei naufraghi che stanno vivendo un vero e proprio dramma - sottolinea l'assessore Genna. Il Commissario della Casa di Riposo aveva avvisato me e il Sindaco Giulia Adamo, prodigandosi con il suo personale per ottimizzare l'accoglienza di questi profughi. In serata l'arrivo di ben 71 extracomunitari fra cui anche due  bambini: uno di tre mesi e l'altro di quattro anni. Da parte nostra abbiamo subito attivato l'ufficio tecnico e abbiamo potenziato le infrastrutture della casa di riposo con reti, materassi e coperte. Tutto si è svolto nel migliore dei modi e, dopo essere stati tranquillizzati e rifocillati, gli immigrati si sono ritirati nelle loro stanze per dormire. Debbo rivolgere un sentito ringraziamento, oltre che al personale della Casa di Riposo, agli Amici del Terzo Mondo guidati da Enzo Zerilli e ai giovani di Libera che ci hanno dato una mano assai importante nell'accoglienza di queste sfortunate persone costrette a lasciare i luoghi di residenza in cerca di un futuro migliore".
Già da stamani è partita la catena di solidarietà. Chi volesse donare - e in tal senso vi è l'appello del Sindaco Giulia Adamo - viveri di prima necessità o vestiario può recarsi direttamente alla Casa di Riposo "Giovanni XXIII". 
 
Nino Guercio - Capo Ufficio Stampa