Celebrata oggi a Marsala la Giornata delle Forze Armate e la Festa dell'Unità nazionale. Tutto si è svolto secondo uno specifico programma concordato fra Amministrazione comunale, Consiglio comunale e rappresentanti delle Forze Armate e dell'Ordine. A dare ancor più significato alla ricorrenza la presenza di alcune scolaresche e in particolare del V circolo Didattico, il cui coro ha proposto l'inno nazionale e un brano di Gianni Moranti, inneggiante alla vita. La mattinata del 4 novembre si è aperta con la celebrazione della Santa messa in Chiesa Madre, officiata dall'arciprete mons. Giuseppe Ponte. Autorità militari, civili e religiose si sono poi portate in piazza della Repubblica dove era posizionato un picchetto militare interforze che ha reso gli onori alla bandiera e alle vittime di tutte le guerre. Poi la lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica e del Ministro della Difesa cui ha fatto seguito l'allocuzione del Vice Sindaco Antonio Vinci. A conclusione la preghiera del soldato e le premiazioni dei vari corpi. Assieme a loro anche quella del ragioniere Achille Taormina di recente insignito dell' onorificenza di combattente per l'unità d'Italia 1943-1945. Alla cerimonia ha partecipato il Procuratore Capo della Repubblica, dottor Alberto di Pisa. Sono stati presenti oltre al Vice Sindaco, il presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano, il suo vice Filippo Maggio, i consiglieri Pino Cordaro, Arturo Galfano, Mario Rodriquez, Pino Milazzo, Vanessa Titone, Walter Alagna ed Enzo Russo; nonché i comandanti delle Forze Armate e dell'Ordine e le Associazioni combattentistiche.
Nino Guercio - Capo Ufficio Stampa
Discorso del Vice Sindaco Antonio Vinci in occasione del 4 Novembre 2013
Gentili autorità, Signore e Signori,
Ho l'onore e l'onere inizialmente di porgerVi il saluto del nostro Sindaco, on. Giulia Adamo, impegnato fuori sede per motivi istituzionali.
Oggi è una giornata molto importante. Celebriamo infatti la giornata delle Forze Armate e la Festa dell'Unità nazionale.
A tal riguardo mi preme sottolineare che, e in tal senso mi rivolgo in particolare ai giovani presenti in piazza, noi siamo una generazione fortunata. Attenzione però.
Questa fortuna non è "per caso", ma per il sacrificio dei nostri padri, dei nostri nonni, alcuni dei quali hanno dato la propria vita per liberare la nostra nazione dall'oppressore e consentirci - da ben 68 anni, cioè da quel lontano 1945 - di vivere in libertà, pace e democrazia lontano dalle guerre che causano morte e distruzione.
Oggi, nel corso di questa cerimonia avremo anche modo di ringraziare uno di loro, uno di quei combattenti della libertà, che proprio quest'anno è stato insignito dell'onorificenza di "combattente per la Libertà d'Italia 1943-1945", uno dei più alti e importanti riconoscimenti per chi ha contribuito alla liberazione dell'Italia durante il 2° conflitto mondiale.
Per questo, mi complimento ufficialmente con il ragioniere Achille Taormina e che, poi, premieremo assieme ad alcuni esponenti delle Forze Armate, anche loro distintisi nel corso dell'anno in operazioni a difesa della incolumità pubblica.
Noi tutti dobbiamo avere rispetto e gratitudine per polizia, carabinieri, guardia di finanza, marina militare, aviazione, esercito, per l'instancabile e infaticabile lavoro finalizzato alla nostra tutela e a quella del territorio.
Vi immaginate un territorio senza forze armate, senza tutela dell'ordine ? Ed è per questo, dunque, che non solo dobbiamo rispettare e ringraziare chi ci tutela, ma anche collaborare attivamente.
Aiutarli. Sì, perché chi ha la coscienza a posto, non ha nessun motivo di diffidare delle nostre forze dell'ordine e più in generale delle Forze armate.
Sappiamo tutti di vivere in un periodo di crisi, un periodo in cui le parole più diffuse sono tagli, spread, ecc. Ebbene tutto ciò non ci deve buttare nello sconforto.
L'importante, anche se a costo di sacrifici, vivere nella piena legalità avendo fiducia nelle Forze Armate e in quelle dell'Ordine che - sono certo - sapranno assicurare alla giustizia quanti minano la civile convivenza.
In questa giornata di festa e di celebrazione non posso non pensare a chi è certamente più sfortunato di noi, a chi pur di sfuggire a una guerra assassina si avventura in viaggi della speranza che spesso si trasformano in viaggi di morte.
Sono di queste settimane le notizie che arrivano dal mar Mediterraneo, dove barconi malandati con donne e bambini naufragano, causando la morte di molti di loro.
A Marsala continuiamo a ospitare parte di queste persone che chiedono solo un po' di pace e serenità, cosa che non avevano a casa loro. Ecco perché deve crescere in noi la cultura della solidarietà, dell'aiuto al fratello in difficoltà.
Storicamente devo far presente, visti gli studenti presenti in piazza , che Il 4 novembre è un giorno importante per la storia d'Italia: si celebra in questa data l'armistizio che nel 1918 pose fine alle ostilità tra l'Italia e l'Austria-Ungheria, nell'ambito della 1a guerra mondiale. La guerra per la cronaca si concluse sul campo con la vittoriosa offensiva di Vittorio Veneto. Una vittoria frutto della dedizione, del sacrificio e dell'unità del popolo italiano. Ma anche un evento sanguinoso, che costò la vita a 689.000 italiani mentre 1.050.000 furono i mutilati e i feriti: cifre che devono far riflettere, numeri vanno ricordati.
Concludo con un pensiero rivolto ai nostri militari impegnati in missioni di pace in territori lontani dall'Italia. Questa provincia dà pure il suo contributo e, in tal senso, il mio plauso va al sesto reggimento bersaglieri di Trapani, presente in Afghanistan con un corposo contingente fra cui figurano anche alcuni militari marsalesi.
In buona sostanza amici presenti in questa storica piazza l'odierna ricorrenza deve essere un'occasione di grande riflessione, un modo per ricordare quanti hanno sacrificato la loro vita per il nostro benessere, ma anche la conferma della nostra fiducia in chi ogni giorno lavora per fare in modo che noi possiamo vivere in pace e serenità cui va il nostro grande ringraziamento.
Grazie a tutti e Buona giornata. Viva Marsala. Viva l'Italia