"Il Festival, ben riuscito, raggiunge il risultato concreto di richiamare l'attenzione delle Istituzioni nazionali per migliorare la legge sulla confisca dei beni sequestrati alla criminalità organizzata. Da Marsala, infatti, avviamo la raccolta di firme per la proposta di iniziativa popolare che vuole utilizzare - nel territorio danneggiato - il denaro di provenienza mafiosa. Sarà finalizzato al miglioramento delle infrastrutture, nonchè al sostegno delle forze dell'ordine e delle Associazioni assegnatarie degli stessi beni confiscati". È quanto afferma il sindaco Giulia Adamo a "Festival" concluso - coordinato dall'assessore Benny Musillami - e svoltosi negli stessi giorni a Milano e con l'Amministrazione Pisapia che ha manifestato "l'onore e il piacere di avere il Comune di Marsala come compagno di strada per far vincere la cultura della legalità". E il richiamo a quest'ultima è stato, in sintesi, il leitmotiv degli interventi conclusivi nel Complesso San Pietro, dove ieri sono stati sottolineati con un applauso i nomi di chi ha sacrificato la propria vita proprio per affermare la legalità. A cominciare da Vito Pipitone e Lea Garofalo, cui Marsala e Milano hanno dedicato il Festival. E poi Pio La Torre. Sulla legge che ne prende il nome, e su quelle che si sono poi succedute in tema di confische, si è soffermato il procuratore della Repubblica di Marsala Alberto Di Pisa.
Lo stesso ha illustrato il quadro della situazione dei beni immobili (all'inizio di quest'anno assommavano ad oltre 11.200; in Sicilia quasi 5 mila), evidenziando altresì le criticità per il riutilizzo dei beni (quasi 4 mila non ancora destinati dall'Agenzia Nazionale) e sottolineando che dal sequestro alla assegnazione trascorrono anche dieci anni. Di situazioni paradossali e storture burocratiche che accompagnano le norme che regolano la materia hanno anche parlato gli altri relatori intervenuti nella sala conferenze, presenti pure i sindaci Marco Zambuto (Agrigento) e Salvatore Gabriele (Pantelleria). Così Roberto De Simone (presidente del Tribunale di Trapani) ha evidenziato l'importanza di "far continuare la produzione nelle aziende confiscate,
perché significa dare lavoro e dimostrazione di ripresa dell'attività". Il giudice Piero Grillo (presidente di sezione presso il Tribunale di Trapani) ha evidenziato come "ipoteche, rapporti con le banche, amministrazione giudiziaria delle imprese, rendono problematiche la conduzione delle aziende confiscate, nonché la commercializzazione dei prodotti, proponendo al costituzione di cooperative che si occupino della coltura dei terreni". Il dirigente della DIA, il ten. col. Rocco Lo Pane, ha focalizzato l'attenzione sul quadro prospettico futuro, auspicando che "venga coinvolta la Confindustria affinchè
le aziende sequestrate entrino nei circuiti virtuosi europei, tenuto conto che un'impresa che chiude assegna una doppia vittoria alla mafia". Seguitissimi, infine, sia l'intervento del giornalista Vincenzo Figlioli (ha ripercorso tratti di attivismo antimafia a Marsala, dal 2003 con l'operazione "peronospera" fino ad oggi col memoria di calcetto che vede assieme Forze dell'Ordine e giovani dei quartieri popolari); sia del rappresentante nazionale di LIBERA, Davide Patì, che ha sottolineato l'importanza della rete associativa che collabora all'assegnazione dei beni ed affermando che "un Comune che gestisce le confische contribuisce a scrivere pagine di democrazia". L'incontro si è chiuso con gli interventi dei parlamentari Antonella Milazzo (regionale) e Davide Faraone (nazionale), di Emilio Speziale (ex deputato regionale). Hanno pure preso la parola l'avvocato Silvio Forti, il giornalista Alberto Di Paola e il presidente della comunità Saman, Gianni Di Malta. Al termine dei lavori, l'avvio della sottoscrizione della proposta legge di iniziativa popolare che porta già le firme del procuratore Di Pisa, del presidente De Simone, del giudice Grillo, del dirigente Lo Pane e del sindaco Giulia Adamo.
A margine dell'incontro, la premiazione dei vincitori dell'Estemporanea di pittura
"Dipingi la legalità".
Alessandro Tarantino - Nino Guercio