"L'Arpa si occupa della verifica dei parametri imposti dalla vigente normativa ed è esclusivamente uno strumento tecnico a disposizione di tutti. Nel caso specifico, l'Amministrazione comunale di Marsala ha richiesto un controllo sul territorio riguardo le antenne installate e noi ci siamo attivati". È quanto ha dichiarato il dr. Antonio Sansone - dirigente fisico dell'Arpa Sicilia - nel corso della conferenza stampa svoltasi stamani a Palazzo Municipale, aperta anche a cittadini e associazioni a tutela dei consumatori. Sono intervenuti sia il vice sindaco Antonio Vinci che l'assessore Patrizia Montalto ed entrambi, sostanzialmente, hanno ribadito la volontà del sindaco Adamo di fare quanto necessario per la salvaguardia della salute pubblica, nel rispetto delle leggi in materia. Riguardo ad alcune domande relative alla nocività o meno delle onde elettromagnetiche, è stato lo stesso dr. Sansone a chiarire che "tali aspetti sono di competenza dell'Asl; all'Arpa spettano monitoraggi, vigilanza e controlli tecnici, i cui dati sono a disposizione di tutti". Nel caso specifico dell'antenna di via Falcone, il dr. Sansone ha riferito che i livelli verificati dall'Arpa sono risultati al di sotto di quelli consentiti dalla legge. Oltre alle domande dei giornalisti, gli interventi di rappresentanti di associazioni ambientaliste e movimenti politici hanno riguardato gli effetti negativi delle antenne sulla salute. Al riguardo, l'assessore Montalto ha sottolineato che "il tema è da sempre al centro di discussioni di portata mondiale, su cui continuano a confrontarsi gli esperti, i cui pareri non sono affatto univoci". Sugli aspetti legislativi è poi intervenuto il dr. Giuseppe Amodeo (ADOC), sottolineando che "la questione non va posta dal punto di vista tecnico ma sul piano politico, tenuto conto che va fatta chiarezza sulla normativa da applicare e sulla potestà regolamentare che il Comune ha in materia". Sul punto sono intervenuti sia il vice sindaco Vinci che l'arch. Enza Canale (dirigente Suap), sottolineando che "ben due ricorsi al Tar hanno vanificato le limitazioni che il Comune aveva posto riguardo l'installazione di antenne sul territorio, con conseguente inapplicabilità del Regolamento relativamente alle distanze minime da rispettare (150 metri dal centro abitato; ndr)". I rappresentanti dell'Amministrazione comunale, comunque, hanno condiviso la necessità di rivedere lo stesso Regolamento, alla luce anche di leggi e circolari nel frattempo intervenute in questo settore, alquanto problematico e complesso perchè cammina di pari passo con i progressi tecnologici.
Alessandro Tarantino