Sul problema delle aree interessate da cave di tufo sotterranee, l'Amministrazione Adamo continua a lavorare per pervenire ad una mappatura del territorio e metterlo in sicurezza. Nei diversi incontri presieduti dall'assessore Benny Musillami, tecnici del settore - profondi conoscitori del territorio - hanno manifestato la loro disponibilità a collaborare, offrendo la propria professionalità. Da ultimo, si registra l'incontro anche con rappresentanti della Protezione Civile di Trapani, "considerato che - afferma l'assessore Musillami - la gravità del problema richiede senza dubbio l'intervento di esperti in materia; inoltre, è necessario procedere per punti e gradi di priorità, intervenendo nei siti più a rischio". In tal senso, e con riferimento alla voragine apertasi ad Amabilina, l'Amministrazione comunale valuterà se ricorrano i presupposti per richiedere alla Regione Siciliana lo stato di emergenza al fine di attingere ai fondi necessari per gli interventi di massima urgenza. All'incontro erano presenti - oltre al dirigente comunale ing. Francesco Patti - il dr. Giovanni Indelicato (Protezione Civile di Trapani), l'ing Fabio Unti dell'Associazione di protezione e emergenze civili ingegneri di Palermo, l'Associazione Speleoclub Lilibeo. Entrambe le Associazioni hanno messo a disposizione del Comune le loro competenze ed esperienze per la redazione di un "progetto pilota" riguardanti edifici ed infrastrutture su aree a rischio, nonché svolgere accurata attività di indagine del sottosuolo. Nell'accogliere tali fondamentali proposte di collaborazione, le due Associazioni sono state formalmente invitate a mettere a disposizione le professionalità richieste, al fine di stabilire criteri e metodologie, nonchè tecniche di intervento da seguire.
Alessandro Tarantino