Il Sindaco di Marsala on. Giulia Adamo, ha inviato una nota all'Assessore regionale all'Agricoltura Dario Cartabellotta nella quale chiede, a tutela del patrimonio vitivinicolo marsalese e siciliano più in generale, che emani un decreto che impedisca la vendita dei diritti di reimpianto (catastini) fuori dai confini siciliani. "E' un provvedimento che chiediamo con forza - precisa Giulia Adamo - per salvaguardare i nostri viticoltori. Invito le Cantine a esserci vicini e a fare opera di sensibilizzazione nei confronti dei loro associati che non si devono fare allettare dagli imprenditori del nord". Il problema della vendita dei diritti di reimpianto sta assumendo dimensioni consistenti e tutto questo rischia di pesare consistentemente sulla nostra economia. "Il rischio che si corre è grande - sottolinea il vice sindaco Antonio Vinci con delega all'Agricoltura. Sono molti, infatti, i proprietari di catastini che si fanno irretire dalle allettanti e ingannevoli offerte degli imprenditori del nord che arrivano fino a 12/13 mila euro per un diritto di reimpianto di un ettaro di terreno. Da qui la richiesta, molto sensata, del nostro Sindaco all'Assessore regionale all'agricoltura perché ponga fine a un fenomeno che rischia di mettere in crisi la nostra economia".
Nino Guercio
Questa la nota del Sindaco indirizzata all'Assessore Cartabellotta:
L'Amministrazione comunale di Marsala chiede all'Assessore Regionale all'Agricoltura, Dario Caltabellotta, di tutelare il patrimonio vitivinicolo siciliano, introducendo il divieto di vendita, al di fuori dei confini regionali, dei diritti di reimpianto generati in Sicilia. Questo a fronte del fatto che la maggior parte delle Regioni italiane ha già emanato disposizioni che limitano il trasferimento dei diritti di reimpianto di superfici vitate al rispettivo ambito regionale e che il divieto di circolazione dei diritti di reimpianto disposto ha causato una crescente richiesta di trasferimento di diritti di reimpianto dal territorio siciliano verso altre regioni.
Negli ultimi anni il patrimonio vitivinicolo regionale ha subito una contrazione di diverse migliaia di ettari. Per contrastare la propensione di alcune realtà regionali a espandere la propria superficie territoriale impegnata a vigneto, la Regione Sicilia deve privilegiare il trasferimento di diritti all'interno della regione piuttosto che permettere la cessione degli stessi al di fuori dei confini regionali.
Il tutto per arginare il depauperamento delle capacità produttive che influisce negativamente sul comparto vitivinicolo siciliano causando squilibri economico-sociali oltre che paesaggistico-ambientali.
Il settore vitivinicolo rappresenta in Sicilia un settore di grande importanza per tradizione ed elevata qualità delle produzioni vinicole, grazie a oltre 115.000 ettari che interessano tutti gli ambiti territoriali. La Sicilia, terra vocata alla produzione vitivinicola, che nelle zone interne rappresenta anche una valida difesa del suolo contro i fenomeni di erosione e di abbandono del territorio, deve tutelare il proprio patrimonio viticolo imponendo che i diritti di reimpianto originati dall'estirpazione di vigneti debbano essere esercitati solo in ambito regionale e non possono essere quindi trasferiti in altre Regioni.
On. Giulia Adamo