Nel corso della odierna conferenza di servizio sul progetto di ristrutturazione presentato dalla Myr, l'apposita commissione ha posto, le condizioni a cui dovrà attenersi la società privata, per l'ottenimento dell'esecutività del progetto.
Le condizioni sono essenzialmente quattro.
1. Riduzione della cubatura del progetto con particolare riferimento alla destinazione delle stesse ad un approdo turistico. Non sarà possibile costruire supermercati, Spa e comunque grandi strutture che sarebbero di nocumento e in contrasto con il nostro meraviglioso e ineguagliabile Centro Commerciale naturale.
2. L'imbasamento delle opere costruite dalla Myr devono consentire il dragaggio dei fondali a meno 7 slm
3. Devono essere rispettate agli attuali operatori all'interno del porto le concessioni oggi esistenti e deve essere garantito che le loro attività non subiscano interruzioni di sorta. Ogni eventuale trasferimento all'interno del porto di strutture e infrastrutture sarà a carico della Myr.
4. Per rendere compatibile le opere di messa in sicurezza del progetto della Myr con quello Pubblico, che è già all'esame del Ministero dell'Ambiente per l'ottenimento della Via, deve essere tolto dal progetto privato un ricciolo, ovvero un'opera foranea, che deve essere sostituita con il prolungamento della banchina conformemente al progetto pubblico di messa in sicurezza.
Contrariamente a quanto riportato da alcune testate, malgrado la mancata presenza dell'ing. Pietro Viviano, la conferenza di servizio si è svolta regolarmente. "Tutto si è svolto nella piena legalità - afferma Giulia Adamo. La conferenza, cui hanno preso parte anche i rappresentanti della Myr, si è conclusa con le prescrizioni al progetto privato che erano state già individuate quando l'ing. Viviano ne faceva parte.
Nino Guercio