"Pur comprendendo l'esigenza di offrire spazi destinati all'accoglienza di immigrati, ritengo tuttavia assolutamente irragionevole utilizzare il Borgo della Pace per tale finalità e, pertanto, esprimo notevole dissenso e parere sfavorevole a tale iniziativa, contro la quale questo Comune si attiverà affinchè non si realizzi". Queste le parole conclusive della nota del sindaco Giulia Adamo che, in maniera ferma, esprime il proprio disappunto ed il "no" dell'Amministrazione comunale alla manifestata volontà della Fondazione Francesco d'Assisi di Marsala, gestore della struttura ubicata nel cuore della salina Ettore Infersa. Nei giorni scorsi, infatti, il presidente della Fondazione Giuseppe Biondo aveva reso noto al Comune la propria disponibilità - comunicata alla Prefettura - ad alloggiare nel Borgo della Pace immigrati bisognosi di accoglienza. "Giova ricordare, scrive il sindaco nella nota indirizzata anche allo stesso Prefetto e al Commissario Straordinario della provincia di Trapani, che il Borgo è stato costruito con finanziamento pubblico di oltre 500 mila euro, al fine di farne un punto di ritrovo spirituale". Una motivazione alta e nobile, tant'è che furono ottenute le prescritte autorizzazioni a costruire all'interno della Riserva naturale, superando quindi - proprio per questa ammirevole missione - enormi vincoli legislativi. Successivamente, però, lo stesso Borgo è stato prima adibito ad hotel e, adesso, si vorrebbe addirittura trasformarlo in un centro di accoglienza per immigrati. "È inconcepibile l'idea - afferma il sindaco Giulia Adamo - che si possano continuare ad utilizzare risorse finanziarie pubbliche anche per il suo mantenimento". Si consideri infine che il "Borgo della Pace" sorge nella Laguna dello Stagnone, su cui l'Amministrazione comunale ovviamente punta per incrementare lo sviluppo turistico della città. "E il centro di accoglienza non si inserisce affatto nella suddetta visione".
Alessandro Tarantino