testata per la stampa della pagina
/
condividi

IL SINDACO ADAMO A DIFESA DELLA MARINERIA MARSALESE E SICILIANA

CLICCA PER INGRANDIRE LA FOTO

Inoltrata una petizione alla comunità europea contro la politica illogica, ingiusta e arbitraria assunta dal governo Italiano nell'assegnazione della quota tonno col sistema del palngaro e altre eco-compatibili e selettive utilizzate in Sicilia rispetto a quella della circuizione, industriae e distruttiva

Nell'odierna giornata il Sindaco di Marsala, on. Giulia Adamo, ha inoltrato una petizione alla Comunità Europea, predisposta dal dirigente del Settore Attività Produttive Giuseppe Fazio e condivisa dall'Assessore Antonio Vinci, titolare della delega alla pesca. Della petizione, che si allega al presente comunicato, si era parlato nel corso della tavola rotonda tenutasi a Marsala sabato scorso e, alla quale, avevano preso parte l'europarlamentare Michela Giuffrida, il direttore del Dipartimento Pesca della Regione Siciliana Dario Cartabellotta, il dirigente delegato a Bruxelles per le politiche comunitarie della medesima Regione Siciliana, Maria Cristina Stimolo, Antonio Di Natale, componente dell'Iccat, l'organismo internazionale che opera per la tutela della fauna dei grandi pelagici nel Mediterraneo e nell'Oceano Atlantico; nonché Antonio Parrinello, Capo di Gabinetto dell'Assessore Regionale alle politiche agricole e alimentari. In quell'occasione venne anche decisa l'istituzione del Coordinamento delle Città del tonno, con Marsala Capofila.
"Continuiamo la nostra battaglia per il riconoscimento dei giusti diritti dei nostri marinai. La politica del nostro governo italiano, in materia di pesca del tonno, fa acqua da tutte le parti. Dando seguito a quanto stabilito sabato scorso, abbiamo predisposto una particolareggiata petizione che stamani è stata inoltrata a Bruxelles. Con essa - fa presente il Sindaco Adamo - si chiede di intervenire in ordine a tre specifici motivi: 
a)     eliminare la disparità di trattamento, in atto esistente, tra l'assegnazione delle quote tonno col sistema di pesca del palangaro - unitamente ad altri ecocompatibili e selettivi utilizzati in Sicilia - rispetto a quello della circuizione, industriale, distruttivo e di violento impatto ambientale;
b)     aumentare la quota per la pesca del tonno in favore del palangaro e degli altri sistemi siciliani compatibili e selettivi, tenendo conto della considerevole presenza di tonni nel Mediterraneo e non trascurando l'incidenza delle catture fuori quota, sia sanzionate che derivate da forme di abusivismo riscontrabili dai numerosi provvedimenti di distruzione all'uopo adottati; 
c)      modificare la normativa allo stato vigente, nel senso di non assoggettare a sanzione l'eccedenza di pescato rispetto alla quota assegnata, purché avvenuta accidentalmente e ufficialmente denunciata all'autorità competente, sempre che destinata a scopi benefici".
Nino Guercio - Capo Ufficio Stampa