Uno stato
di disagio più volte segnalato dai residenti, con danni che alcuni
di loro hanno già denunciato e documentato. Da ieri la situazione
comincia ad essere accettabile in contrada
Dammusello dove, da quasi
due mesi, una strada interna è rimasta invasa dall'acqua che non riusciva a defluire verso il canalone. Perchè ciò potesse avvenire,
infatti, occorreva ripristinare il canale di scolo che riversa
l'acqua piovana nella preriserva dello Stagnone. Lavori più volte sollecitati dal Comune di Marsala, ma che non sono mai stati eseguiti
dal competente Libero Consorzio di Trapani (ex Provincia) per motivi
legati a risorse e personale. "Si tratta di aree in parte non
comunali e pertanto - afferma il dirigente Gian Franco D'Orazio -
siamo potuti intervenire solo dopo espressa autorizzazione
dell'Organo provinciale, richiedendo altresì la necessaria collaborazione della Società Ferrovie". Acquisito il via
libera, tecnici ed operai dell'Ufficio tecnico comunale hanno potuto
rimuovere fanghi, erbacce e detriti che ostruivano il passaggio
dell'acqua in più punti, tenuto conto che il percorso naturale era
intasato sia a monte (sottopasso ferroviario) che a valle (sottopasso
SP 21). La sede viaria interessata è ora quasi del tutto sgombra
d'acqua. Questa resta ancora stagnante in una parte della carreggiata
per via dei terreni limitrofi, tuttora allagati, che drenano ancora
acqua. Sul punto, si ricorda che un'ordinanza
del Commissario straordinario Giovanni Bologna impone ai proprietari
di assicurare la manutenzione dei canali di scolo, ripristinandoli se
intasati o abbandonati. Le c.d. "sachie" danneggiate da muri
perimetrali o da lavorazioni colturali improprie, rappresentano
infatti una cattiva gestione dei terreni privati. Vere e proprie
inadempienze, in danno anche ai confinanti, che sono punite con
sanzioni amministrative (fino a 500 euro), permanendo comunque
l'obbligo dei privati di eseguire le necessarie opere di manutenzione.
Alessandro Tarantino