Slitta a mercoledì prossimo 22 giugno (inizio seduta ore 16), così come stabilito in aula dal presidente Enzo Sturiano, sentiti i capigruppo consiliari, la discussione sul "punto 19" all'ordine del giorno dei lavori consiliari, relativo al Piano di intervento per l'organizzazione del servizio di raccolta differenziata, spazzamento e trasporto dei rifiuti nel territorio comunale, il cui prelievo (poi bocciato), ad inizio di seduta, era stato richiesto dal capogruppo del Partito Democratico, geometra Antonio Vinci.
A "caldeggiare" nelle dichiarazioni di voto la richiesta di prelievo lo stesso Antonio Vinci, Linda Licari ("il piano è stato adeguatamente presentato, momenti di condivisione ce ne sono stati tanti") ed Alfonso Marrone ("la Città non può aspettare, si rischia il commissariamento"). Per il "no", invece, si sono schierati i consiglieri Giovanni Sinacori, Rosanna Genna, Pino Milazzo, Aldo Rodriquez e Michele Gandolfo, i quali "hanno chiesto qualche altro giorno di riflessione per tutta una serie di argomentazioni legate alla necessità di approfondire meglio l'intera questione e soprattutto valutare la possibilità di presentare eventuali emendamenti tenuto conto innanzitutto delle caratteristiche del territorio marsalese. Alla "bocciatura" della proposta di prelevare il Piano Rifiuti si è giunti dopo quasi due ore di interventi. Interventi corposi e circostanziati in cui, in buona sostanza, sottolineando intanto "che l'atto è stato trasmesso al Consiglio con notevole ritardo rispetto all'impegno assunto già nel mese di febbraio dall'Amministrazione e, in particolare, dal vicesindaco Licari" (consigliere Pino Milazzo), sono state riprese in aula tutte le criticità e le perplessità emerse martedì scorso nel corso della seduta "aperta" di Consiglio Comunale. Una seduta assai "calda", caratterizzata dalla lunga e dettagliata relazione da parte del dottor Attilio Tornavacca, direttore generale della ditta "Esper", sul piano predisposto dietro incarico dell'Amministrazione Di Girolamo, per progettare il prossimo servizio di raccolta rifiuti attraverso il "porta a porta" e lo spazzamento delle strade di Marsala.
La richiesta di prelievo relativa al punto non è passata, per la cronaca, per un solo voto. Presenti in aula 27 consiglieri (assenti Ferrantelli, Chianetta e Piccione), la votazione ha riportato, infatti, 13 voti favorevoli al prelievo (Oreste Alagna, Ferreri, Marrone, Vinci, Meo, Cordaro, Mario Rodriquez, Leonardo Coppola, Arcara, Di Girolamo, Cimiotta, Nuccio e Licari). Otto, invece, i voti di astensione (Sturiano, Gerardi, Walter Alagna, Ingrassia, Galfano, Gandolfo, Luana Alagna e Aldo Rodriquez) e sei voti contrari (Flavio Coppola, Sinacori, Genna, Angileri, Eleonora Milazzo e Pino Milazzo). Insomma, visto che il voto di astensione in aula equivale a voto contrario, sarebbe bastato un solo voto favorevole in più ed il Consiglio Comunale avrebbe potuto cominciare l'esame dell'atto che, invece, è stato rimandato a mercoledì prossimo; mentre è stato deciso che ci sarà tempo fino alle ore 14 di martedì 21 giugno, per presentare alla segreteria generale del Comune eventuali emendamenti modificativi, aggiuntivi o soppressivi a quanto previsto nell'attuale piano di intervento redatto dalla Esper.
Nello specifico, e per come è stato poi sottolineato da alcuni consiglieri nelle dichiarazioni post-voto, ai voti contrari della "minoranza" si sono aggiunti quelli provenienti da alcuni rappresentanti delle forze di maggioranza e, in modo particolare, decisivo è stato il voto di astensione (che in Consiglio, come detto, costituisce voto contrario) del gruppo "Democratici per Marsala" (Enzo Sturiano, Ginetta Ingrassia e Luana Alagna), del Partito Socialista (presente in aula soltanto Michele Gandolfo) e del vice presidente Arturo Galfano (di "Cambiamo Marsala").
Una volta "aggiornati" i lavori consiliari per trattare il Piano Rifiuti a mercoledì prossimo, il Consiglio, presenti in aula il sindaco Di Girolamo, il vicesindaco Licari e gli assessori Accardi, Ruggieri e Passalacqua, ha ripreso l'esame dell'ordine del giorno. E sono state approvate a maggioranza ("con la presenza determinante in aula dei consiglieri di minoranza che hanno fatto sì che non venisse meno il numero legale alla luce dell'uscita di diversi rappresentanti della maggioranza che avrebbero bisogno sicuramente di una bella 'tirata di giacca'", come hanno rimarcato Ginetta Ingrassia e Arturo Galfano rivolgendosi al sindaco e al vicesindaco) tutte le delibere di debiti "fuori bilancio" ed inoltre i punti relativi al prelevamento dal fondo di riserva delle somme necessarie per assicurare l'ultimo referendum sulle trivellazioni dato che non è stato ancora approvato il bilancio e alla presa d'atto della deliberazione della Sezione di Controllo della Corte dei Conti relativa alla formalizzazione di misure correttive (quest'ultima dopo la circostanziata relazione in aula del funzionario Filippo Angileri).
Approvato anche (ma, stavolta, con votazione unanime) il Regolamento del Cerimoniale e sull'utilizzo del Gonfalone, emendato dalla Commissione Affari Generali "per cercare soprattutto -come ha sottolineato il presidente della stessa, avvocato Ivan Gerardi- di dare maggiore risalto e rappresentatività nelle cerimonie pubbliche al ruolo istituzionale del consigliere comunale"); mentre è stata accantonata, in attesa dei pareri da parte dell'ufficio su alcuni emendamenti presentati dalla Commissione, la trattazione del punto relativo al Regolamento sull'istituzione della Consulta per l'Agricoltura, così come quella dell'adeguamento degli oneri di urbanizzazione (art. 5 della Legge n. 10/1977) "per l'assenza in aula dei funzionari dell'Ufficio" e, infine, quella (punto 16 all'odg) relativa alla "verifica per il 2016 della qualità e quantità di aree e fabbricati da destinare alla residenza e alle attività produttive e terziarie".
GIANCARLO MARINO