"Nel riconoscere la valenza dell'iniziativa, correlata alle evidenti e positive ricadute turistiche, ho dato incarico al servizio turistico regionale di Trapani di avviare le attività propedeutiche per la realizzazione del progetto che costituisce una concreta occasione di promozione, non soltanto di un prodotto di eccellenza riconosciuto nel mondo e del territorio che lo esprime, ma anche dell'intera Sicilia". È quanto afferma l'assessore regionale al turismo Anthony Barbagallo nel dare la sua ufficiale approvazione ad avviare l'iter che porterà alla nascita del "Museo del Marsala". La cabina di regia è stata affidata alla dirigente regionale Daniela Segreto (responsabile del Servizio turistico regionale dell'ex provincia) e coinvolge, oltre all'Amministrazione comunale, anche l'Istituto regionale Vite Vino. L'accelerazione al progetto da parte dell'assessore Barbagallo, ha comportato l'insediamento del "tavolo comune istituzionale" cui hanno partecipato - con la dirigente Segreto - il sindaco Di Girolamo e il dr. Marcello Giacome, commissario straordinario dell'Irvo. L'incontro di ieri a Trapani, in pratica, ha certificato l'avvio delle strategie e delle procedure relative alla realizzazione dell'esposizione nel prestigioso Palazzo Fici (attualmente ospita l'Enoteca comunale), già individuato nel 2008 dalla Regione Siciliana quale sede del "Museo del Vino". "Un percorso virtuoso che vedrà il coinvolgimento dei produttori dell'intera filiera, afferma il sindaco Di Girolamo, nonché la stessa cittadinanza che sarà chiamata a dare un contributo di idee in alcune fasi del progetto, espressione della civiltà contadina e della tradizione enologica siciliana". Quella del vino marsala, infatti, può essere considerata tra le grandi storie della Sicilia agricola e imprenditoriale che, oggettivamente, merita un doveroso rilancio su diversi fronti. Anche in termini narrativi, funzione che può assolvere un museo, al fine di farne un punto qualificante dell'offerta enoturistica e culturale regionale. Sarà anche l'occasione per far sì che si possa trasmettere alle nuove generazioni - coinvolgendole nello sviluppo del progetto, come afferma il sindaco Di Girolamo - una testimonianza di lavoro, impegno e successo, a partire dalla conoscenza e dale risorse del proprio territorio.
Alessandro Tarantino