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  • 16 febbraio - Il SINDACO ALBERTO DI GIROLAMO: DISPIACIUTI PER LA MORTE DEL GIOVANE EXTRACOMUNITARIO NELL'INCIDENTE DI VIA TRAPANI,
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Il SINDACO ALBERTO DI GIROLAMO: DISPIACIUTI PER LA MORTE DEL GIOVANE EXTRACOMUNITARIO NELL'INCIDENTE DI VIA TRAPANI,

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PER DUE VOLTE ABBIAMO NOTIFICATO ALLE COOPERATIVE CHE GESTISCONO QUESTI RAGAZZI PROVVEDIMENTI PER VIGILARE SULL'EFFICIENZA DELLE BICICLETTE

"Siamo profondamente dispiaciuti per la morte di questo giovane extracomunitario di 25 anni avvenuta ieri sera in un incidente stradale sulla via Trapani. E' questo un episodio che ci addolora. Da parte nostra però, per ben due volte avevamo notificato dei provvedimenti alle Cooperative che ne curano l'assistenza in cui Le invitavamo a vigilare sulla efficienza dei mezzi, ed in particolare delle biciclette, che vengono utilizzate dagli extracomunitari. Peraltro l'ultimo provvedimento di diffida, in ordine temporale, lo avevano fatto pervenire agli Enti che accolgono questi ragazzi proprio nella giornata di ieri".
Questo il commento del Sindaco Alberto Di Girolamo, dopo avere appreso della tragica notizia.Sulla delicata questione dei mezzi utilizzati dagli extracomunitari per i loro movimenti in territorio marsalese era intervenuta il neo comandante della Polizia Municipale, Michele Cupini. "Non appena ho preso conoscenza del territorio, mi sono subito resa conto di quanto questa problematica  potesse essere pericolosa - precisa la Dottoressa Cupini. Da qui il provvedimento (un altro similare era stato inviato qualche mese addietro), concertato con il Sindaco, che ieri abbiamo notificato alle diverse Cooperative che si interessano di questi giovani. Questo il testo della nota notificata ieri a firma del Comandante Cupini avente per oggetto "Velocipedi privi di dispositivi di illuminazione in uso a stranieri".
„Con la presente sono a segnalare che i minori stranieri non accompagnati e gli stranieri che hanno richiesto asilo politico, ospiti delle vostre strutture, transitano nelle vie del centro cittadino e nelle contrade con velocipedi privi dei prescritti dispositivi di illuminazione.Faccio presente che, il vigente C.d.s. prescrive che i dispositivi di illuminazione devono essere utilizzati da mezz'ora dopo il tramonto del sole a mezz'ora prima del suo sorgere ed anche di giorno nelle gallerie, in caso di nebbia, di caduta di neve, di forte pioggia e in ogni altro caso di scarsa visibilità. I  velocipedi devono essere dotati di: 1.Luce anteriore: un fanale a luce bianca o gialla, ad alimentazione elettrica, posto ad una altezza compresa tra un minimo di 30 cm ed un massimo di 100 cm da terra ed orientato in modo che l'asse ottico incontri il terreno antistante il velocipede a non oltre 20 cm.2.Luce di posizione posteriore: deve essere rossa, ad alimentazione elettrica e deve trovarsi sul piano di simmetria  del velocipede, ad altezza da terra non superiore a 1 m, comunque non al di sotto del dispositivo a luce riflessa, ed avere il fascio luminoso diretto verso l'indietro, con l'asse orizzontale contenuto nel suddetto piano di simmetria.3.Dispositivi catadiottrici: a luce riflessa gialla, da applicare sui due fianchetti di ciascun pedale e gli analoghi dispositivi da applicare sui due lati di ciascuna ruota.Anche la disposizione regolamentare  del codice della strada articolo 377, c.5, prescrive che da mezz'ora dopo il tramonto, durante tutto il periodo dell'oscurità e di giorno, qualora le condizioni atmosferiche richiedano l'illuminazione, i velocipedi sprovvisti o mancanti degli appositi dispositivi di segnalazione visiva, non possono essere utilizzati, ma solamente condotti a mano. Se i suddetti dispositivi mancano, o se non funzionanti, si applica la sanzione prevista dal comma 6 dell'articolo 68 che prevede una sanzione pecunaria da Euro 25,00 a Euro 100,00. In caso di inottemperanza al precetto di cui sopra si configurerà a vostro carico la responsabilità solidale della sanzione amministrativa pecunaria ( da Euro 25,00 a Euro 100,00) in qualità  di proprietari dei velocipedi, e la responsabilità civile e/o penale, per il mancato rispetto delle norme generali di comune diligenza, a prescindere dall'esistenza di uno specifico precetto. Trattasi comunque di un vostro dovere morale e giuridico affinchè la circolazione degli stranieri avvenga nella sicurezza collettiva perchè ognuno deve rispettare le norme poste a base della tutela dei diritti altrui".                Nino Guercio - Capo Ufficio Stampa