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  • 8 marzo - GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA: OGGI L'INTITOLAZIONE DI DUE AREE ALL'INTERNO DELLA VILLA COMUNALE
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GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA: OGGI L'INTITOLAZIONE DI DUE AREE ALL'INTERNO DELLA VILLA COMUNALE

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STASERA AL TEATRO COMUNALE "FINO ALLA FINE DEL CIELO"

Sono entrate nel clou oggi le iniziative promosse dall'Amministrazione comunale di Marsala in occasione della "Giornata Internazionale delle Donna" 2017. Dopo il Convegno sul tema "Abbattere  il soffitto di cristallo" dello scorso 4 marzo con la presenza della Consigliera nazionale di Parità, Francesca Bagni  Cipriani,  stamani  è stata la volta della cerimonia di intitolazione di due aree all'interno dei  Giardini comunali "Felice Cavallotti" a donne illustri. 
Il primo momento si è svolto nella zona del Bastione San Francesco accanto alla artistica fontana.  Alla presenza del Sindaco Alberto Di Girolamo, degli assessori Anna Maria Angileri e Clara Ruggieri, è stato scoperto il toponimo del Largo intitolato alla giornalista-scrittrice Elisa Trapani. Alla cerimonia hanno preso parte la figlia della scrittrice, Anna De Simone, la nipote Elisabetta e una rappresentanza degli studenti dell' Istituto Comprensivo "Pellegrino" e della Scuola Media "Mazzini" che assieme al giornalista Salvatore Lo Presti, ne avevano proposto la candidatura. Elisa Trapani, nacque a Marsala il 2 Maggio 1906. Nella sua lunga carriera pubblicò ben settantasette romanzi e più di duemila testi brevi, tra novelle, racconti e fiabe. La Trapani, una delle firme rosa più note, fu molto apprezzata dai direttori di Novella e Annabella. Il suo primo romanzo vede la luce nel 1936 col titolo poco ortodosso per i canoni della letteratura rosa ''Denaro batte amore 3 a 0''; seguiranno ''Come l'acqua''; ''Delirio''; ''Un uomo bussa alla porta'' e ''Quella notte''. Nel 1976 è la volta di ''Adorata dagli uomini'' ed è anche l'anno in cui a Milano, Elisa Trapani, riceve da Sandro Pertini la medaglia d'oro per i quarant'anni di giornalismo. Eppure, sarebbe rimasta del tutto sconosciuta se Anna De Simone, sua figlia, non avesse deciso di dare alle stampe un elegante e affettuoso volumetto in edizione privata dal titolo ''Caro Michele. Fiabe e racconti della tua bisnonna''. Subito dopo la scopertura del toponimo dedicato a Elisa Trapani ha fatto seguito quello in memoria di Caterina, Lucia e Rosaria Maltese. Le tre donne di origine marsalese, come tanti altri nostri conterranei migrarono ai primi del '900 in America alla ricerca di un futuro migliore. Caterina, Lucia e Rosaria (la mamma di 40 anni e le figlie di 20 e 14 anni) morirono però nell'incendio che si sviluppò nel marzo del 1911 presso la TriangleShirtwaistFactory, una fabbrica di camicie per donna, dove lavoravano, assieme ad altre 143 donne. La famiglia Maltese, rappresenta in maniera esemplare, la storia di oltre un secolo di emigrazione meridionale, che sappiamo essere stata, inizialmente, una storia di immensa sofferenza.  A proporre la candidatura delle tre emigranti sono state l'Associazione "La Casa di Venere", presente oggi con una delegazione guidata dalla Presidente Francesca Parrinello e il giornalista Lo Presti. Stasera, alle ore 21,15, al Teatro comunale "Eliodoro Sollima" andrà invece in scena il lavoro, prodotto dal Teatro Abusivo di Marsala, "Fino alla fine del cielo", liberamente tratto da "Ferite a Morte" di Serena Dandini, con la regia di Massimo Pastore.Il programma delle iniziative per celebrare la "Giornata internazionale della Donna" si concluderà martedì 14 marzo con la realizzazione del murale delle Giuste e dei Giusti, in piazza Peppino Impastato. In quell'occasione verranno anche letti passi scelti dagli studenti delle scuole marsalesi.                                                                                                                                               Nino Guercio - Capo Ufficio Stampa