Si terrà sabato prossimo, 28 ottobre, la conferenza di Francesco Tiradritti sul tema: "L'enigma di Harwa. Le meraviglie di un monumento dell'antico Egitto". L'incontro nel Complesso San Pietro di Marsala (ore 17) - cui porterà il saluto il sindaco Alberto Di Girolamo - è organizzato dal Centro Internazionale di Studi Fenici, Punici e Romani presieduto dall'archeologo Gioacchino Falsone dell'Università di Palermo. "La Missione Archeologica Italiana a Luxor, diretta da Tiradritti, sin dal 1995 lavora nel Cenotafio di Harwa, in Egitto. Il monumento risale al VII secolo a.C., aggiunge il prof. Falsone, ed è uno dei più grandi mai realizzati da un privato, superando in estensione la maggior parte della tombe della vicina Valle dei Re". Realizzato da artisti di scuola provenienti da Menfi su un'area di circa 4500 mq, il complesso funerario è considerato un capolavoro del periodo noto come "Rinascimento faraonico". La conferenza - che si avvale del patrocino del Comune di Marsala - sarà introdotta dall'assessore Clara Ruggieri: "Ospitiamo l'egittolo Tiradritti in un incontro che, ne sono certa, susciterà grande interesse tra studiosi ed appassionati di cultura egizia. Al Centro Studi va il mio personale apprezzamento per questa scelta che, per quanto ci farà conoscere, riveste anche un alto profilo didattico". Harwa fu un personaggio enigmatico vissuto in Egitto tra la fine dell'VIII e l'inizio del VII secolo avanti Cristo. Pur non essendo un faraone, venne rappresentato con in mano il flagello e lo scettro, simboli di regalità, ed ebbe in effetti un immenso potere. Ma come arrivò a procurarsi le ingenti risorse per erigersi un sepolcro che è un vero e proprio monumento funerario?
Alessandro Tarantino