"Proveremo a raccontare questa storia terribile non solo attraverso i fatti, le testimonianze e il ricordo del padre, ma anche aprendo un varco al sogno, a una sua vita ancora possibile, immaginata in un domani che non è stato. Alan che diventa fratello delle alghe, dei coralli, un bambinopesce ci impedirà di dimenticarci degli altri - troppi - bambini ancora in fuga dai loro Paesi". È quanto afferma Giuliano Scarpinato, regista e autore di "ALAN E IL MARE", lo spettacolo che sarà portato in scena a Marsala, il prossimo 29 aprile al Teatro Impero (ore 18). Promosso e patrocinato dall'Amministrazione comunale, la storia di Alan Kurdi - il piccolo profugo siriano annegato nel settembre 2015 e ritrovato sulla spiaggia di Bodrum - è diventata una narrazione teatrale rivolta soprattutto alle famiglie, puntando altresì a sensibilizzare la comunità sul tema dell'immigrazione. Tre anni fa, la foto del piccolo Alan fece il giro del mondo, suscitando molto sgomento e divenendo paradigma del dramma dell'esodo dei profughi, spesso considerato solo un fenomeno fatto di numeri e flussi. E invece, proprio quel corpicino innocente riverso sulla riva rappresenta una tragedia umanitaria che coinvolge esseri umani, nomi e volti.
"ALAN E IL MARE", con Federico Brugnone e Michele Degirolamo - in video Elena Aimone - è una produzione CSS Teatro Stabile di Innovazione del FVG e Accademia Perduta. Lo spettacolo, atto unico, ha una durata di un'ora. Biglietto d'ingresso 10 euro; 5 per gli under 12. Prevendita sul circuito TicketOne e Agenzia "I Viaggi dello Stagnone".
Alessandro Tarantino