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CRISPI. LA FIGURA DELLO STATISTA IN DUE IMPORTANTI CONVEGNI

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DEL PROGRAMMA GARIBALDINO PROMOSSO DAL COMUNE DI MARSALA

Le "Manifestazioni Garibaldine 2018" hanno ospitato due interessanti convegni che hanno tracciato e rivisitato la figura di Francesco Crispi, di cui ricorre quest'anno il bicentenario dalla nascita. Gli appuntamenti culturali sono stati coordinati dall'Assessorato alle Politiche culturali diretto da Clara Ruggieri: "Prestigiosi studiosi e docenti universitari hanno dato il proprio contributo scientifico a rileggere lo statista siciliano, mettendo in luce aspetti politici ed umani della vita di Francesco Crispi". 
Nel primo - "Rileggiamo Crispi a 200 anni dalla nascita" - Regione Siciliana e Università di Palermo hanno inserito Marsala quale seconda tappa del tour storico-culturale che, iniziato nel capoluogo siciliano, si concluderà a settembre a Messina. Nel corso della sua vita, Francesco Crispi è stato oggetto di numerose critiche e violenti attacchi e, indubbiamente, il personaggio è controverso, spesso associato esclusivamente alla repressione dei Fasci siciliani o alla politica coloniale italiana. Eppure Francesco Crispi è stato uno dei capi della rivoluzione siciliana del 1848, in seguito alla quale è andato in esilio dopo la restaurazione borbonica. E dall'esilio ha imbastito quelle trame per organizzare l'evento fondativo dell'unificazione italiana che è la spedizione dei Mille con lo Sbarco a Marsala. In occasione del bicentenario della nascita, la Presidenza della Regione Siciliana ha promosso una serie di eventi che ne rievocano la figura storica e ne studiano le vicende nella loro evoluzione e complessità.  La giornata inaugurale di queste celebrazioni si è svolta il 10 maggio a Palazzo dei Normanni; l'11 maggio, in occasione della settimana garibaldina, i lavori sono continuati a Marsala con un seminario dal titolo "Le convergenze parallele. Crispi e la Spedizione dei Mille". La sessione marsalese, presieduta da Giorgio Scichilone con una relazione tra Crispi e Mazzini, ha visto gli interventi di Roberto Martucci (università di Lecce), Corrado Malandrino (università del Piemonte Orientale), Carlo M. Fiorentino (Archivio Centrale di Stato), Luana Alagna (università di Roma "La Sapienza"). Le altre tappe di questo itinerario crispino prevedono a settembre due convegni presso la sede di Storia Patria a Palermo e l'università di Messina. Mentre il 4 ottobre, nella ricorrenza della nascita dello statista, ci sarà un momento celebrativo a Ribera. Le manifestazioni si concluderanno nel 2019 presso la Camera dei Deputati con un ulteriore convegno sul ruolo di Crispi nelle istituzioni italiani.  L'altro convegno - "Da Crispi alla Grande Guerra" - è stato organizzato dal Centro Internazionale Studi di Marsala, istituito vent'anni fa. Dopo i saluti del sindaco Alberto Di Girolamo e dell'assessore Clara Ruggieri, la prof Cristina Vernizzi ha avviato i lavori iniziando con il ricordo di Marisa Famà, mancata durante quella notte. Soprintendente ai beni archeologici di Marsala, è stato ricordato il suo impegno negli studi fenicio punici e nella valorizzazione dell'area archeologica del territorio. Nella prima parte del Convegno il prof. Romano Ugolini, presidente del Centro Studi, ha brevemente riassunto l'intensa attività che il Centro ha svolto in questi 20 anni, i temi trattati tra risorgimento nazionale e storia più strettamente marsalese e siciliana, l'apporto dei tanti personaggi che hanno contribuito alla vita del Centro. Ha poi preso la parola il prof. Francesco Bonini (rettore dell'Università LUMSA di Roma) che ha offerto un'originale interpretazione su Francesco Crispi, da garibaldino a personaggio politico dal carattere forte fino a diventare autoritario. Ha sottolineato come la sua azione politica estera abbia avuto una continuazione nel '900, dalle guerre in Africa da lui intraprese, alla successiva guerra di Libia e infine la Grande Guerra. Su questa, oggetto di un progetto di alternanza scuola-lavoro e studi specifici su Marsala in guerra, si è incentrata la seconda parte del Convegno.  Il prof. Giovanni Alagna ha spiegato le conseguenze sulla città di quegli anni drammatici e il lavoro svolto dalle scuole cui egli stesso ha collaborato attivamente. La direttrice dell'Archivio, dott.ssa Milena Cudia, ha esposto l'attività effettuata con le classi sottolineando l'importanza che la documentazione archivistica assume nell'ambito della ricerca storica. Poi la parola è passata agli studenti dei Licei "Pascasino", "Giovanni XXIII", "Ruggieri" e dell'Istituto Tecnico "G.Garibaldi", che hanno illustrato il tipo di lavoro intrapreso in Archivio e le notizie più interessanti riscontrate durante la ricerca che si concluderà con una Mostra e con una pubblicazione. Il dott. Giuseppe Donato ha parlato brevemente, e con commozione, del risultato della sua indagine sul giornale "Il Vomere" in quegli anni, evidenziando le notizie ed i commenti che la cronaca dava sulla sorte dei Marsalesi caduti in guerra. Poi, la presentazione del numero 13 della Rivista del Centro Studi da parte della direttrice prof.ssa Vernizzi è stata l'occasione per ricordare le figure di Salvatore De Simone e di Luigi Giustolisi, scomparsi nel 2016 e nel 2017, per tanti anni infaticabili animatori del Centro. Successivamente, il dott. Elio Piazza ha presentato il DVD "Marsala e i Mille l'XI maggio 1860" da lui curato nei testi ed inviato al Capo dello Stato; mentre il dott. Mario Arini ha illustrato la mostra "Stampe Antiche", appartenenti alla sua collezione, che ha curato con l'architetto Anna Giustolisi e che è stata poi inaugurata.

Alessandro Tarantino