La lettura dei nomi delle persone decedute e il lancio di fiori in mare hanno chiuso, ieri sera, la significativa cerimonia commemorativa delle vittime della "Strage di Ustica". Nutrita la partecipazione a Capo Boeo, punta estrema di Marsala e dell'Italia, dove una lapide ricorda quanti persero la vita nel disastro aereo del 1980 (cui quest'anno è stata pure dedicata una mostra documentaria a Palazzo VII Aprile). Su quel volo del DC9 viaggiavano anche tre marsalesi, Vito Fontana, Carlo e Francesca Parrinello, i cui familiari - di concerto con l'Amministrazione Di Girolamo - hanno eletto le "due rocche" come il luogo del ricordo. A questo, si sono uniti Istituzioni e Cittadini che hanno voluto così testimoniare la loro vicinanza all'Associazione "Parenti delle Vitteme della Strage di Ustica", cui hanno dato il proprio sostegno organizzativo anche Legambiente, Arci Scirocco e Il Vomere. Per il Comune - presente l'assessore Clara Ruggieri - è intervenuto il vicesindaco Agostino Licari (aveva partecipato pure alla giornata ecologica in programma il primo giorno); mentre il saluto dell'Associazione Nazionale Magistrati è stato portato dalla presidente della sezione marsalese Giulia D'Alessandro. Dopo gli interventi dell maresciallo in pensione Francesco Genovese (Associazione Aeronautica) e del prof. Tonino Passalacqua (Associazione Libera), ha emozionato la poesia con la quale Giusy Parrinello ha ricordato il papà Carlo. Il momento di preghiera e la benedizione di don Giuseppe Inglese - assieme ad un pensiero espresso da Ansu Bah (viene dal Gambia) e al lancio dei fiori nelle acque delle "due rocche" - hanno concluso le iniziative per il 38° Anniversario della "Strage di Ustica", la cui verità resta ancora avvolta nel mistero.
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Alessandro Tarantino