Le oltre quattro ore di seduta del Consiglio comunale di Marsala, riunitosi ieri pomeriggio a Palazzo VII Aprile, sono state in gran parte occupate dal serrato dibattito che è seguito alla presentazione di un emendamento (qui allegato) al Programma Triennale delle Opere Pubbliche, proposto dalla Giunta Di Girolamo - presente in Aula l'assessore Salvatore Accardi e il vice dirigente Luigi Palmeri - e che aumenta di circa 300 mila euro le risorse per alcune voci. Pertanto, quella che doveva essere una seduta dedicata alla discussione dell'atto - peraltro gravato di parere negativo, in pratica bocciato, dalla competente Commissione - è stata caratterizzata da numerosi interventi dei consiglieri, di maggioranza e di opposizione, che hanno stigmatizzato il metodo seguito dall'Amministrazione nel proporre altre variazioni al Programma triennale. In particolare, la principale accusa lanciata alla Giunta ha fatto riferimento alla mancata condivisione con l'Aula delle modifiche apportate con il nuovo emendamento, così come rimarcata dal presidente E. Sturiano. Modifiche considerate "politiche e in contraddizione" con le precedenti, perchè prima erano stati effettuati tagli per alcune opere programmate - al fine di recuperare i circa tre milioni di euro del noto ed improvviso debito fuori bilancio - e ora, con il nuovo emendamento, si è proposto un aumento di risorse per quelle stesse voci. Il primo ad intervenire è stato M. Gandolfo, presidente della Commissione Lavori Pubblici, che ha chiesto il ritiro dell'emendamento ritenuto "offensivo per l'Aula". Poi è stata la volta di G. Sinacori che, in duro intervento, ha manifestato il suo rammarico "per il modo di agire dell'Amministrazione, bacchettata sulla contabilità anche da una recente sentenza della Corte dei Conti, e che con l'emendamento proposto, senza alcun parere contabile oltretutto, si appropria di una competenza del Consiglio". Nel suo secondo intervento, poi, Sinacori ha chiesto il cronoprogramma di tutte le opere del Triennale che "è una nostra prerogativa che va rispettata, cui il Consiglio non può abdicare". A. Galfano, nel rimarcare la bocciatura in Commissione del Piano Triennale, ha altresì letto alcuni passi della sentenza della Corte dei Conti e sottolineato la "reiterata incapacità dell'Amministrazione comunale nella programmazione". L. Arcara, nell'evidenziare l'eccessivo indebitamento rilevato dalla Corte dei Conti, ha chiesto quale sia stata la genesi dell'emendamento proposto dalla Giunta "ormai sfiduciata dalla città e che ha abbandonato le periferie" (sul punto ha chiesto se siano stati presentati progetti). A. Rodriquez, nel rimarcare la contraddizione del nuovo emendamento rispetto al primo contenente tagli, ha chiesto di giustificare in Aula le variazioni proposte, tenuto conto che "la sentenza della Corte dei Conti parla anche di limitazioni di spesa". Ha ioltre chiesto perchè non siano stati presentati progetti per la realizzazione dei CCR rifiuti e se invece siano stati prodotti per il rifacimento degli immobili nel centro storico. A. Di Girolamo ha affermato che l'emendamento mostra "la sfacciataggine della Giunta nel prendere il giro la città e il Consiglio". A margine del suo intervento, ha denunciato che operai e mezzi comunali hanno effettuato interventi su illuminazione e verde in area privata. L. Licari, nel manifestare la sua sorpresa per l'emendamento, ritiene opportuno "unire tutte le forze politiche per affrontare le criticità". Poi ha fatto un plauso all'Ufficio comunale Politiche comunitarie, all'operato dell'ing. Alessandro Putaggio e dell'avv. Andreana Patti, che ha saputo cogliere le opportunità di numerosi bandi comunitari, intercettando diversi finanziamenti. Al termine, ha chiesto all'assessore Accardi di chiarire l'emendamento proposto. Analoga richiesta aveva avanzato anche il presidente Sturiano che, così, ha invitato l'assessore Accardi ad intervenire. Questi, ha affermato che la disponibilità dei 300 mila euro in aumento era stata certificata dalla Ragioneria, tenuto conto che la Regione Siciliana - come ha pure confermato il dirigente Fiocca in Aula - proprio qualche giorno fa ha reso noti i trasferimenti ai Comuni, al fine di utilizzarli per gli investimenti. Lo stesso Accardi, poi, ha affermato che verificherà quanto denunciato dal consigliere Di Girolamo. Nel ribadire che l'emendamento equivale comunque ad una precisa scelta politica, il presidente Sturiano ha dato la parola agli altri consiglieri iscritti. F. Coppola, pur non contestando la bontà dell'emendamento, ha stigmatizzato la mancata spiegazione in Aula delle scelte politiche dell'Amministrazione verso la quale la "Corte dei Conti certifica l'assenza di una visione di futuro per questa città". F. Meo, tenuto conto che l'emendamento scatuisce dalle recenti comunicazioni della Regione, ha invitato la competente Commissione a riunirsi nei prossimi giorni, consentendo così al Consiglio la presentazione di emendamenti in Aula. Dopo la precisazione del consigliere C. Ferreri, circa la non corrispondenza di una voce riportata nell'emendamento (punto 106), lo stesso ha chiesto di accertare le responsabilità per il debito fuori bilancio di circa tre milioni di euro. Aspetto, questo, condiviso anche dal consigliere Galfano che, nel riprendere la parola, si è domandato che fine abbiano fatto le opere per le quali il Consiglio comunale aveva recuperato le necessarie risorse. Ha così elencato oltre dieci interventi (spiggia Salinella, marciapiedi via Roma, piazza San Girolamo, manutenzioni varie...) "di cui non si hanno notizie", chiedendo urgenti chiarimenti in merito. L'assessore Accardi, accogliendo la richiesta di Galfano, ha affermato che risponderà nella prossima seduta col supporto dei dirigenti competenti al fine di essere esaustivo, presentando altresì il cronoprogramma delle opere. Ha poi sottolineato che un Piano Triennale approvato nell'ultimo trimestre dell'anno, con procedure di gara farraginose e la cronica carenza personale non può che
comportare ritardi. E se, da un lato, si rammarica per i tagli ai quartieri, dall'altro afferma che mai tanta attenzione c'era stata per i progetti comunitari, con tanti finanziamenti ottenuti su diversi fronti. Nel successivo intervento, Ingrassia ha focalizzato il suo discorso sulla mancanza di programmazione della Giunta e di rispetto verso il Consiglio "di cui ritenete di potere fare a meno e che non coinvolgete nelle scelte prioritarie". Prendendo la parola, A. Marrone ha affermato che l'emendamento è "una scorrettezza", chiedendo altresì la verifica di tutte le opere del precedente Programma oggetto di emendamenti consiliari. Condividendo tale richiesta, il presidente Sturiano ha chiesto di fare chiarezza al più presto, prima della trattazione del nuovo Piano; quindi ha considerato chiuso il dibattito sul punto, comunicando che se ne riparlerà - assieme agli altri atti propedeutici al Bilancio di Previsione - nelle prossime sedute, già fissate per i giorni 11, 13, 17 e 19 settembre, tutte con inizio alle ore 16:30.A questo punto, la parola è passata al consigliere D. Nuccio, promotore di un Atto di Indirizzo (qui allegato) avente per oggetto "Istituzione tavolo tecnico di crisi relativamente alla condizione attuale dell'IPAB Casa di Riposo Giovanni XXIII". Dopo avere letto il documento, il consigliere ha rappresentato in Aula l'urgenza di fare di tutto per ricercare possibili soluzioni: "Propongo un metodo per tentare che non accada l'irreparabile, ossia la chiusura della Casa di Riposo. Qui, il personale continua a lavorare senza percepire nulla, con decine di mensilità arretrate oltretutto. Una situazione gravissima, per la quale i sindacati devono fare la loro parte; dove ci sarà un momento per ricercare responsabilità ma che ora ha necessità di un urgente ascolto a tutti i livelli". Rivolgendosi alla rappresentanza di lavoratori dell'IPAB, in Aula fin dall'inizio della seduta, il presidente Sturiano li ha ringraziati per il servizio che continuano a svolgere per gli anziani ospiti. Ha altresì affermato che il problema è comune a tutte le IPAB siciliane, in forte dissesto ormai per il venire meno dei contributi della Regione. Quanto si può fare, ha evidenziato Sturiano "lo suggerisce un Disegno di Legge che giace all'Ars". Su questo, infatti, si è soffermata la consigliera Arcara: "Siamo stati a Palermo per affrontare il problema, approfondendo le possibili vie da percorrere, ossia la trasformazione dell'IPAB in Azienda Pubblica, Fondazione di diritto privato... La nostra attenzione è massima". Nel condividere la proposta di Nuccio, L. Licari ai appella alla concretezza della politica per questa situazione drammatica, "considerando anche di valutare che la Casa di Riposo possa farsi carico di fornire utili servizi sociali al Comune". Ritenendo l'iniziativa "costruttiva e che facciamo propria come Amministrazione", l'assessore Accardi condivide l'appello all'unione di tutte le forze - lanciato dal consigliere Nuccio - per trovare soluzioni per "l'encomiabile personale che, però, non può continuare a fare del proprio lavoro un volontariato non retribuito".
Alessandro Tarantino