“Giungiamo a questo primo risultato dopo quattro anni dalla sottoscrizione dell'Accordo di Programma con il quale la MYR si impegnava a realizzare sia l'approdo turistico che alcune opere per la messa in sicurezza del Porto, tra cui il molo di Levante. Ma dal 2016 ci sono state solo richieste di proroghe da parte della Società, la cui concessione demaniale - per mancato inizio dei lavori - è stata poi revocata dalla Regione lo scorso Marzo. Oggi presentiamo questo progetto che comprende anche quegli interventi che erano a carico della MYR da quattro anni e mai realizzati, con l'intento di dotare Marsala di un Porto sicuro e funzionale”.
È quanto afferma il sindaco Alberto Di Girolamo che, stamani, ha trasmesso alla Regione lo studio di fattibilità tecnica ed economica per la messa in sicurezza del bacino portuale di Marsala. Alcuni di questi lavori rientrano nelle previsioni della programmazione Regionale approvata nel 2017. Per realizzarli, il competente Dipartimento regionale alle Infrastrutture già nel 2018 aveva rappresentato al Comune di Marsala le difficoltà dei propri Uffici tecnici a predisporre i progetti, chiedendo in merito l'intervento del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Sicilia-Calabria. Manifestata anche l'indisponibilità di quest'ultimo Ente, nel 2019 il sindaco Di Girolamo ha comunicato all’Assessore regionale delle Infrastrutture di volere procedere alla redazione dello studio di fattibilità comprendente sia le opere a carico della parte pubblica (e per i quali la Regione ha già destinato 28 milioni di euro), sia quelle che la MYR aveva promesso di realizzare con la sua concessione demaniale, ormai revocata. La totalità degli interventi, tutti conformi al vigente Piano Regolatore del Porto, prevede ora un investimento complessivo che ammonta ad oltre 59 milioni di euro. “Alle carenze strutturali del Porto, afferma il sindaco Di Girolamo, si aggiunge la preoccupante sofferenza delle attività commerciali a causa del degrado e della inagibilità delle banchine, nonché della costante riduzione dei fondali. Una situazione in totale contrasto con le potenzialità economiche e sociali riconosciute al Porto di Marsala, classificato di interesse regionale”. Tra gli interventi previsti nello studio di fattibilità, il prolungamento del molo di Levante (per deviare il flusso delle correnti che trasportano sedimenti e sabbia); la realizzazione del molo di ridosso, il ripristino del molo di Ponente e del molo Colombo (con manutenzione del fabbricato del Faro); la pulizia e il dragaggio dei fondali (fino al raggiungimento della quota di -7 metri). In programma anche la realizzazione di una nuova opera, la banchina di riva a protezione della strada del Lungomare, il tratto che si estende dal molo Florio fino all’altezza di via F.Crispi. La banchina, così come previsto dal nuovo Piano, accoglierà tutti servizi necessari per la flotta peschereccia e gli operatori commerciali, nonché per i collegamenti con le isole Egadi.
Alessandro Tarantino