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  • 12 AGOSTO - CONSIGLIO COMUNALE MARSALA. APPROVATA L'ISTITUZIONE DEL REGISTRO DEI BIMBI MAI NATI. FISSATE ALTRE DUE SEDUTE
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CONSIGLIO COMUNALE MARSALA. APPROVATA L'ISTITUZIONE DEL REGISTRO DEI BIMBI MAI NATI. FISSATE ALTRE DUE SEDUTE

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Con il cordoglio alla famiglia e un minuto di raccoglimento per Renzo Ingrassia - funzionario in pensione, già in servizio alla presidenza del Consiglio comunale, scomparso ieri - il presidente Enzo Sturiano ha avviato stamani i lavori d'Aula. 
Successivamente, ha voluto sottolineare l'importanza del "Regolamento per la cessione di cubatura e per il trasferimento delle volumetrie” approvato nella scorsa seduta. Ha affermato che si tratta di un atto che si attendeva da quattro anni e che, sotto certi aspetti, ha bloccato l'economia di questa città perchè quanti erano interessati avevano subito lo stop a concessioni e autorizzazioni da parte degli Uffici che, giustamente, attendevano il nuovo Regolamento. Lo stesso presidente ha pure ringraziato le Commissioni e i consiglieri per il buon lavoro svolto, ma anche l'assessore Passalacqua che ha ritenuto condivisibili gli emendamenti modificativi, uno dei quali salvaguarda espressamente le aree ricadenti fra la battigia e i 300 metri dalla stessa. 
Alla comunicazione del presidente è seguita quella della consigliera L. Alagna, riguardante l'aggressione al ragazzo extracomunitario: “Un sentimento di odio che serpeggia tra i nostri giovani e che va arginato, combattuto anche sotto l'aspetto culturale”. Ha pure evidenziato contraddizioni nella recente “manifestazione silenziosa” in piazza Loggia contro il D.D.L. Zan su omofobia e transfobia, perchè quell'atto non reprime la libertà di espressione, ma vieta l'istigazione alla discriminazione per diversità di pelle, religione, orientamento sessuale... Comunica infine che depositerà una mozione per il conferimento della cittadinanza onoraria a Patrick Zaky, il giovane ricercatore bolognese detenuto e torturato in Egitto. Sull'intervento della consigliera L. Alagna ha preso la parola G. Sinacori. Questi ha espresso condanna per l'aggressione al giovane extracomunitario e solidarietà allo stesso giovane di colore, aggiungendo che è un episodio che riguarda più una questione di sicurezza che di razzismo, comunque da non sottovalutare. Ha poi stigmatizzato il discorso sul Disegno di Legge Zan, alla cui manifestazione ha partecipato: “Va bene inasprire le pene delle leggi esistenti, ma non si può impedire di esprimere il proprio civile dissenso”. Con riferimento alla mozione, si è dichiarato contrario alla cittadinanza per Zaky, sollecitando al contrario il ritiro del nostro ambasciatore in Egitto. 
L'ultima comunicazione è stata quella di A. Rodriquez. Questi ha comunicato all'Aula di avere presentato la relazione della Commissione “Accesso agli Atti”, prodotta dallo stesso nella forma di mozione, avente per oggetto “Acquisizione al patrimonio comunale delle aree destinata a sede stradale in località Birgi Sottano. Accertamento in via amministrativa della proprietà per usucapione”.
Concluse le comunicazioni e dopo una breve sospensione per una conferenza dei capigruppo, i lavori sono poi ripresi con la trattazione e l'approvazione di un debito fuori bilancio. 
L'altro atto dibattuto e votato in Aula ha riguardato l'Istituzione del “Registro dei Bambini mai nati. Modifica al Regolamento cimiteriale”. Nell'illustrare la proposta di delibera del Consiglio, la relatrice G. Piccione ha sottolineato che l'atto “rappresenta l'importanza che la politica ha nel promuovere la cultura della vita”. Sostanzialmente, la deliberazione modifica il vigente Regolamento cimiteriale nei seguenti punti: sostituisce la dicitura “prodotti abortivi” - utilizzata per i feti partoriti prima della 28^ settimana di concepimento - con “bambini mai nati”; istituisce l'omonimo Registro nel quale annotare un nome di fantasia per il feto; individua uno spazio cimiteriale destinato alla sepoltura, con un cippo che reca il relativo numero assegnato nel Registro. Al termine, è emerso un ampio dibattito, con opposte interpretazioni, in cui sono intervenuti:
L. Alagna (l'atto è una intromissione nelle scelte individuali; divisivo perché discrimina chi sceglie legalmente di abortire; è un'ingerenza nella libera autodeterminazione delle donne; cambiare la dicitura di embrione in bambino, indirettamente c'è una stigmatizzazione del soggetto che interrompe la gravidanza);
F. Meo (un tema che tocca la sensibilità di ciascuno e su è favorevole, rappresentando un'opportunità per chi non è potuta diventare mamma ed ha abortito prima del termine di legge); 
L. Arcara (vero che esiste già una legge, ma questa non prevede iscrizione nel registro; la delibera riserva spazio cimiteriale dove inumare quei figli mai nati; non è messa in discussione la Legge 194; ringrazia la Commissione per la grande sensibilità nel proporre l'atto); 
G. Sinacori (nel ringrazia la consigliera Piccione per la sensibilità mostrata nel raggiungere questo risultato; sono questioni etiche complicate, che hanno a che fare con l'intimità e il dolore delle persone; la delibera in trattazione è rispettosa per chi ha sofferto il dolore della perdita di una vita, non di un prodotto abortivo); 
L. Licari (attualmente il seppellimento dei feti partoriti anzi termine avviene; non condivido l'obbligo del seppellimento e dell'iscrizione; sono argomenti delicatissimi, con importanti implicazioni bioetiche; coinvolge l'autodeterminazione delle donne e, in tal senso, l'atto è un passo indietro rispetto a quanto conquistato dalle stesse); 
D. Nuccio (stigmatizza l'atto antiabortista a fine mandato consiliare; argomento delicato e che coinvolge etica, morale, diritti...; l'atto nega i passi avanti fatti dalla legislazione italiana in materia di diritti inviolabili delle persone; qui si mettono in discussione capisaldi in favore di un approccio medioevale della questione); 
A. Rodriquez (l'atto non parla di aborto, su cui sono personalmente favorevole; qui si parla di registrare un bambino con un nome; invita la collega Piccione a chiarire il punto); 
Nella sua replica, G. Piccione afferma che questo non è un atto che vuole giudicare, ma dare visibilità allo spazio di inumazione che già c'è, umanizzare la dicitura “prodotto abortivo”, registrare un nome invece di un numero. 
A conclusione degli interventi, l'atto è stato approvato a maggioranza dai 23 consiglieri presenti in Aula (tre i voti contrari). 
Prima di chiudere la seduta, il presidente Sturiano ha comunicato che la Conferenza dei capigruppo ha stabilito di aggiornare i lavori alla prossima settimana, nelle giornate di Martedì 18 e Mercoledì 19, entrambe con inizio alle ore 17:30

Alessandro Tarantino